Il dramma durante una festa organizzata in uno spazio che si trova tra il Lazio la Toscana. Finora sono tre i ragazzi coinvolti.
È successo a Valentano, in una località che si trova tra la Toscana e il Lazio a seguito di un rave che, a quanto pare, era stato organizzato in maniera illecita. In questo mega party, purtroppo, ci è scappato il morto a seguito probabilmente di alcuni eccessi.
La vittima era un ragazzo di 25 anni di origini britanniche. Si chiamava Gianluca Santiago, e, nonostante fosse nato a Londra, viveva a Reggio Emilia. Il fatto è accaduto nella giornata di Ferragosto durante le ore serali.
Il giovane aveva partecipato a questa festa che sarebbe dovuta durare per una decina di giorni e che aveva attirato migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia. Tuttavia, le forze dell’ordine non hanno impedito lo svolgimento del party, ma hanno semplicemente tenuto sotto controllo la situazione per via aerea tramite un elicottero.
Il lago di Mazzano, per la precisione, è stato teatro di gravi disgrazie e pericoli. A far scattare le ricerche è stato l’allarme lanciato circa dopo le 19. Il ragazzo si era tuffato, ma, passato del tempo, non era riemerso; cosa che ha destato preoccupazione ad alcuni partecipanti del rave.
A quel punto, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia hanno iniziato le ricerche. L’esplorazione nella nottata è stata veramente ardua a causa delle ore notturne e dell’acqua torbida.
Così, i sommozzatori hanno perlustrato minuziosamente il fondo lacustre, un drone si è occupato di esplorare la zona dall’altro e un cane molecolare ha fiutato possibili odori che avrebbero dovuto ricondurre alla vittima.
Fino a che, il giorno dopo, è stato trovato il cadavere a pochi metri dalla riva. È ancora presto, in questo momento, per dare una risposta chiara, ma fatto sta che pare proprio che le intenzioni di Gianluca sarebbe state quelle di fare un bagno nel lago e di effettuare anche l’apnea.
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Comunque sia, anche due altri giovani se la sono vista brutta. Due ragazzi, infatti, sono finiti in coma etilico, e, per questo motivo, sono stati portati in ospedale. Sono intervenuti sul luogo del misfatto anche il prefetto Giovanni Bruno e il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Antonazzo.