Fa già parte per meriti acquisiti della storia della musica italiana, Renato Zero. E le parole dei suoi brani sono altrettanto da ricordare.
Renato Zero è da anni uno degli interpreti più amati della musica italiana. I suoi esordi furono conditi da testi forti, dai contenuti audaci per i tempi.
In effetti la fine degli anni ’60 rappresentava proprio un altro mondo rispetto a quella che è la epoca contemporanea dei giorni nostri. E tanti sono i testi significativi che Renato Zero propone sin da quando era giovanissimo e riuscì ad imporsi sulle scene.
Classe 1950, l’istrionico artista romano ha sempre fatto sfoggio anche di ironia, in particolar modo su sé stesso. E questo, unito al suo aspetto all’apparenza bonario, finisce con il dipingere il quadro di un personaggio assolutamente unico.
Ma Renato Zero in realtà è un vulcano di sensibilità, di divertimento anche, e di tutte le sensazioni positive che si possano concepire in relazione ad una persona.
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Anche nei grandi momenti, belli o brutti, la capacità di empatia di Renato Zero si è sempre fatta notare per il garbo ed il grande rispetto mostrati. Basti pensare alla scomparsa di Raffaella Carrà, avvenuta a luglio del 2021.
In quella circostanza il cantautore ha espresso grande cordoglio mostrando alcune immagini e video di sé accanto alla indimenticabile ballerina, cantante e volto tv della televisione italiana.
Poi di Renato sono celebri le sue canzoni. C’è chi ha provato ad associare a ciascun segno dello zodiaco una frase famosa estrapolata dalle sue canzoni.
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E così ecco che il famoso verso presente ne “Il triangolo” finisce con l’essere accostato all’Ariete. Un segno forte, virile, tosto, “capoccione” proprio come quanto cantato da zero in “W la Rai”….”coi capoccioni e gli operai”.
Si tratta di un modo divertente per omaggiare colui che fa parte di diritto della storia della musica del nostro Paese. Un grande personaggio, e prima di tutto, una grande persona, come chiunque lo abbia conosciuto afferma.