Il grande artista romano e l’unica sicurezza che mai lo abbandonerà. Renato Zero, super ospite ieri a L’Aquila, a cuore aperto come solo lui sa fare.
Momento indimenticabile per tutti gli appassionati dell’interprete de il Triangolo. Renato Zero torna sul palco e scatena il pubblico presente, entusiasta di assistere alla sua esibizione.
Del resto, è da decenni che questo incredibile artista ha fatto del palcoscenico una sorta di teatro, regalando spettacoli memorabili e unici nel loro genere. Non a caso è stato spesso definito un “cantattore”. Istrionico e stravagante, il suo boom risale agli anni Settanta, antesignano del glam rock in Italia. Una carriera iniziata non certo con facilità, guardato con sospetto per i suoi lustrini e le sue zeppe dagli avventori dei piccoli locali che lo ospitano.
Poi anche la società cambia, e la generazione hippies lascia spazio a quella più aggressiva e luccicante della disco music, ed è proprio allora che il fenomeno Zero esplode. “Ho scelto questo nome perchè spesso all’inizio mi dicevano ‘sei uno zero'” dichiara candidamente lui.
Ieri, dopo un periodo di lontananza, il cantante è tornato ad esibirsi in occasione di un evento secolare, che ha luogo ogni anno a L’Aquila. Con lui, come ospiti, anche Riccardo Cocciante, Ermal Meta, Fabrizio Moro e I Neri per Caso.
Renato Zero e l’unica passione che non lo lascerà mai
Renato si è infatti esibito sul palco allestito al Teatro del Perdono, di fronte alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, in occasione della 727ma edizione della Perdonanza Celestiniana.
Visualizza questo post su Instagram
Una manifestazione che ha attratto numerose persone da più regioni d’Italia e che hanno assistito ammirate allo spettacolo del Re dei Sorcini. “Questa città è stata un esempio di riscatto” ha voluto ricordare Zero, il pensiero rivolto al terribile terremoto del 2009.
Leggi anche –> Renato Zero, le sue frasi poetiche diventano leggenda: che sorpresa
Leggi anche –> Renato Zero, il forte abbraccio con il più grande di tutti: la FOTO commuove il web
A omaggiare da lontano l’artista ci hanno pensato inoltre le fanpage sui social, che lo hannoi fatto citando uno dei suoi capolavori, Seduto sulla Luna: “Ho vissuto tante vite qualche volta futili, ha deciso quasi sempre la fatalità. Chi non mi abbandona è questa musica, che a volte mi ferisce ma dopo mi guarisce”.