Ecco che cosa aveva detto il cantautore romano in un’intervista che risale a qualche tempo fa. Nessuno lo sapeva.
Michele Zarrillo è un noto cantautore romano che ha iniziato come chitarrista in alcuni gruppi rock. Poi, però, ha scelto la carriera da solista che è stata consacrata con la vittoria nelle nuove proposte all’edizione del Festival di Sanremo nella seconda metà degli anni Ottanta.
Il tempo, quindi, gli ha dato ragione, dato che è riuscito, nel corso degli anni, a vendere più di due milioni di dischi. Il primo album in studio, intitolato Sarabanda, risale al 1982, e da quel momento non si è più fermato. La sua particolare timbrica quindi ha conquistato il Bel Paese, diventando uno dei migliori della scena musicale nostrana.
Ci sono alcuni brani che, tra l’altro, sono da sempre rimasti nel cuore degli italiani grazie alla sua interpretazione e alla poesia che ne trapela. Possiamo ricordare, per esempio, Cinque giorni, Una rosa blu, La notte dei pensieri, L’elefante e la farfalla.
Una dichiarazione che non ci saremmo aspettati
Zarrillo, inoltre, ha preso parte spesso alla prestigiosa kermesse ligure. È salito sul famoso palcoscenico ben tredici volte e sempre si è distinto con il suo stile originale.
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L’ultima volta è stata proprio l’anno scorso nella quale si è presentato con il brano Nell’estasi o nel fango. In una intervista di qualche tempo fa, per la precisione, Gigi Marzullo aveva contemporaneamente posto alcune domande sia a Zarrillo che a Don Lurio, cantante e coreografo americano che ha collaborato con showgirl importanti come, per esempio, le gemelle Kesler.
A un certo punto, Marzullo ha chiesto a Don Lurio che cosa ne pensa delle donne e lui aveva semplicemente replicato che si sentiva fortunato perché ancora, dopo tanto tempo, poteva stare vicino a tanto belle ragazze. Poi, però a Michele ha fatto un’altra domanda.
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Gli ha chiesto quindi se ci fosse stata qualche sua canzone che sarebbe potuta essere rifiutata al Festival. Lui, molto umilmente, ha risposto affermativamente, e poi ha continuato, dicendo che quell’anno, probabilmente, visto il suo aspetto giovanile e l’hashtag, risalente agli Novanta, si era presentato con una canzone veramente poco sanremese.