Vasco Rossi ha pubblicato un nuovo post pubblicato sui social network facendo gli auguri di compleanno a un suo caro amico.
Vasco Rossi è uno dei più amati cantautori in Italia. I suoi brani sono cantati da persone di tutte le età che non mancano mai di riempire interi stadi per riuscire ad assistere ai suoi concerti.
Tra poco più di due mesi i suoi numerosissimi fan potranno ascoltare nuove canzoni del Blasco.
È prevista per il prossimo 12 novembre l’uscita del nuovo album, anticipato negli scorsi mesi dal singolo intitolato “Una Canzone d’Amore Buttata Via“.
Sono molte le persone del mondo dello spettacolo con cui Vasco è amico. Non tutti però sono a conoscenza dell’amicizia che lega da ormai qualche anno l’artista di Zocca a don Ciotti, sacerdote fondatore del Gruppo Abele, come aiuto per i tossicodipendenti, nonché di Libera, contro le mafie.
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Così parlò don Ciotti di Vasco Rossi.
Vasco è un timido. Quando venne da noi al Gruppo Abele, non fu l’apparizione della rockstar, ma di un uomo che nella sua vita ha attraversato tutta l’irrequietezza dell’esistere: sogni, paure, fragilità, errori, idealità. Questo fu quello che passò ai ragazzi, come agli operatori, ai giornalisti. Ma proprio ai giovani, quelli che ce la stavano mettendo tutta per essere fuori dalla droga, la prostituzione, diede la spinta più forte: disse che era possibile voltare pagina. Come era riuscito a fare lui. E lo fece con estrema umiltà: ammettere i propri errori è un grande segno di libertà.
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Oggi, venerdì 10 settembre, è il compleanno di don Ciotti. E Vasco non si è dimenticato di fargli auguri dedicando un post all’amico tramite il proprio profilo Instagram.
Buon Kom-pleanno Don Luigi Ciotti!!! 🎂🥳🎉🎊🪅🎈
È come un fratello per me.
Siamo molto simili nell’impossibilità di essere neutrali, distaccati, nello stupore, il dubbio, la necessità di capire, di sospendere il giudizio e il candore infantile.
Due vite spericolate come sono in fondo tutte le vite che si lasciano guidare dall’inquietudine, che si sentono più a casa nel cercare che nel trovare. E non c’è ricerca che non sia spericolata.
Wiva Don Ciotti!!!
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