Il grande attore e regista romano aveva un amico speciale dal quale non riusciva proprio a stare lontano. Svelato il segreto di Vittorio De Sica.
E’ considera to tra i cineasti più importanti del Paese e nel corso della sua lunga e fortunata carriera ha interpretato e diretto alcune delle pellicole più belle e significative del nostro cinema. Parliamo naturalmente di Vittorio De Sica, uno dei padri del neorealismo.
Nato a Sora, in provincia di Frosinone nel 1901, esordisce in un film muto, Il Processo a Clemenceau, nel 1917, per poi scegliere di terminare gli studi in ragioneria. Nel 1923 entra come comparsa nella compagnia teatrale di Tatiana Pavlova, prima di passare due anni dopo a quella di Italia Almirante come secondo attore brillante.
E’ però a partire dal Dopoguerra che cresce la sua fama di attore e regista. Celebre la coppia formata con Gina Lollobrigida nella trilogia di Pane, amore e… All’epoca gli venne anche proposto di dirigere la prima pellicola di Don Camillo, ma rifiutò per motivi ideologici.
Importante, inoltre, il suo lavoro dietro la macchina da presa, iniziato nel 1939 con Rose Scarlatte. Nel giro di pochi anni, a partire dal 1946, dirige alcuni dei capolavori del cinema, vincitori dell’Oscar come Miglior Film Straniero: Sciuscià, Ladri di Biciclette, Miracolo a Milano. Senza contare altre pellicole di enorme successo, tra le più conosciute a livello mondiale, come Ieri, Oggi, Domani… e Il Giardino dei Finzi Cortini.
Vittorio De Sica e quell’amico fondamentale per lui
Forse non tutti sanno, però, che agli inizi della sua carriera, per un certo periodo, De Sica fece parte di un esperimento chiave nella scena teatrale italiana.
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E’ il 1930 e il giovane Vittorio lavora ancora prevalentemente a teatro e ha ormai acquisito lo status di primo attore, quando viene notato da Mario Mattoli a capo della Compagnia Teatrale Za-Bum. L’uomo riconosce subito il talento brillante dell’attore e decide di metterli in coppia Umberto Melnati, creando un duo che spopolerà all’epoca. E’ la prima volta che a teatro si mescola la comicità degli attori di rivista con il genere drammatico di quelli di prosa.
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E’ in questi anni che spopola con il pezzo ironico “Lodovico sei dolce come un fico”, divertente canzone che prende in giro un fantomatico amico troppo disponibile. L’ennesimo successo di questo grande artista internazionale.