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Lutto nella musica, addio a un grande artista internazionale: ignote le cause della morte

Pubblicato da
Chiara Longo

Numerosi fans in tutto il mondo sono tremendamente dispiaciuti per la perdita di un musicista importante del panorama musicale.

concerto cabaret voltaire
(Pixabay)

È proprio degli ultimi giorni la triste notizia della scomparsa di un musicista internazionale. Come accade sempre in questi caso, quando cioè viene a mancare un personaggio noto, migliaia di persone si uniscono al dolore dei famigliari.

Anche quindi tutti coloro che lo conoscevano soltanto in quanto artista e che magari non hanno mai avuto modo di incontrarlo personalmente. Inoltre, negli ultimi anni questo fenomeno si è dilatato all’estremo con l’avvento dei social network.

Sì, perché grazie alle piattaforme online è più facile trovarsi e condividere una stessa passione per una certa tipologia di musica, e, di conseguenza, anche per gli stessi beniamini.

Come si diceva poche righe fa, infatti, è questa la volta di un chitarrista molto conosciuto dal grande pubblico per aver sia fondato che preso parte a una band famosa di origine inglese.

Il gruppo musicale in questione si chiamava Cabaret Voltaire e ha iniziato il suo percorso all’inizio degli anni Settanta. Il periodo di militanza è stato piuttosto lungo, i tre musicisti hanno infatti continuato a esibirsi fino al 1994.

La band che aveva portato un sound nuovo

La formazione era composta, per la precisione da Stephen Mallinder, Chris Watson, Richard Harold Kirk. Ed è quest’ultimo che se ne è andata due giorni fa.

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Il chitarrista, al momento del decesso, aveva 65 anni ed è stata proprio la casa discografica Mute a divulgare la brutta notizia.

Grazie a Richard e all’intuito del regista teatrale Hugo Ball , quindi, i Cabaret Voltaire, si erano fatti conoscere per delle sonorità interessanti, una sorta di mix tra quelle post-punk e quelle elettroniche e industrial.

Il loro stile, in seguito, è stato veramente di ispirazione anche per molte band che si sono formate successivamente che erano proiettate verso generi come l’art-rock, techno, house e pop.

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Numerose dunque le hit che hanno portato al successo, e, a tal proposito, conviene citarne alcune. Ricordiamo, per esempio, Sensoria, I want you, Yashar, The power, e tante altre. Insomma, una vera perdita per il mondo della musica che ha certamente colpito migliaia di fans in tutto il mondo.

Chiara Longo

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Chiara Longo