È avvenuto tutto all’improvviso, una fine che nessuno si sarebbe proprio mai aspettata e un grande dolore per le persone che lo conoscevano.
Un dramma che ha scosso Attimis, il piccolo paese in provincia di Udine dove viveva un giovane uomo vittima di un incidente mortale.
È accaduto durante la notte e sono rimasti coinvolti due motociclisti di cui uno dei due ha perso la vita. Si chiamava Filippo Di Leonardo, aveva 43 anni e, nonostante fosse di origine siciliana, abitava da un po’ di tempo nel sopracitato comune del Friuli-Venezia Giulia.
Invece, il 33 enne Latisana sembra che si sia salvato, ma al momento, si trova in ospedale. Leonardo è descritto dai conoscenti come una brava persona, che, solo grazie ai propri sforzi, aveva cercato di farsi spazio nel mondo del lavoro, lasciando persino il suo paese natale.
Il motivo della caduta, da ciò che è emerso, sarebbe stato proprio l’improvviso attraversamento della strada di un animale selvatico, probabilmente un capriolo.
Tuttavia, per il momento, non si conoscono ancora nel dettaglio le dinamiche di quanto è avvenuto. Il giornale online UdineToday, però, ha scritto che sono stati tempestivamente chiamati i soccorsi del 118 e che, per ora i carabinieri di Cividale stanno effettuando le indagini.
Sembra però che sia stato proprio il violento colpo alla testa che non ha lasciato speranze al centauro. Di Leonardo, infatti, forse per cercare di evitare l’animale, pare che abbia sbandato e che sia andato a sbattere contro un cartello stradale che si trovava a lato della strada.
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Il secondo uomo, anche se ha riportato svariate ferite, è riuscito a cavarsela e ci si augura che possa presto rimettersi.
Comunque sia, ancora è chiaro che, nonostante si conoscano più o meno i fatti, sia meglio non sbilanciarsi. I colleghi di Filippo, fortemente dispiaciuti per questa ingiusta tragedia, lo hanno dipinto come un grande lavoratore che aveva cercato fortuna al Nord Italia, partendo da Alcamo.
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Così, Di Leonardo aveva trovato occupazione come muratore e carpentiere nell’impresa edile di Minozzi di Poveletto che, per l’appunto, si trova poco distante alla località dove il quarantenne era attualmente domiciliato.
