Tra il compianto cantante e un grande artista era accaduto tempo fa qualcosa che li aveva portati a separarsi per sempre.
Indimenticabile, nella storia della musica italiana, il formidabile duo Battisti-Mogol. Dalla loro collaborazione, infatti, sono nate tante canzoni bellissime e storiche.
Come sappiamo, il paroliere è sempre stato molto prolifico e ha donato dei brani stupendi per svariati interpreti del Bel Paese, e, tra i tanti, possiamo citare Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Fausto Leali, e via discorrendo.
Trattiamo, però, in particolare la coppia formata da Giulio Rapetti e Lucio Battisti. Un duo magico che ha unito la poesia della scrittura di uno e la straordinaria sensibilità interpretativa dell’altro. Molti quindi i successi, da 29 settembre, il mio canto libero, a mi ritorni in mente, e tantissimi altri.
Comunque sia, a un certo punto, è successo qualcosa che ha fatto in modo che interrompessero la loro relazione professionale.
Sembra che, nonostante tutto, siano rimasti in buoni rapporti fino alla scomparsa del cantante originario della provincia di Rieti. Ma, a dire la verità, non tutti conoscono le vere ragioni di questa separazione artistica.
Tuttavia, in una recente intervista, è stato proprio lo stesso Mogol che ha deciso di ritornare sull’argomento e di chiarire ciò che era accaduto con Battisti.
Da ciò che ha riportato, quindi, il paroliere ha parlato più che altro di accordi contrattuali che sono cambiati dopo qualche tempo di collaborazione.
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Come ha raccontato Mogol, quindi, all’inizio, Lucio, secondo anche il volere della Siae, prendeva l’ 8 per cento dei diritti d’autore e invece lui stesso soltanto il 4 per cento. Per un bel po’ di tempo quindi le cose sono andate in questo modo.
Più tardi, però, quando i diritti dei brani sono stai venduti alla casa discografica Numero uno, Mogol avrebbe voluto la stessa identica percentuale di diritti, per l’esattezza sarebbe andato il 6 per cento a entrambi.
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A quanto pare, il paroliere aveva dato un aut aut al cantante, dicendo che se non avesse acconsentito, non avrebbe più continuato a scrivere dei pezzi per lui. Battisti non accettò e, a questo punto, è facile capire il motivo della fine della collaborazione.