Un’incredibile tragedia che ha terrorizzato un piccolo paese di provincia. Sono in corso le indagini per i chiarimenti della vicenda.
Teatro di questa scena inquietante è Pò Bandino, una frazione di Città della Pieve, località in provincia di Perugia.
Sembrava una giornata come un’altra, ma, a portare scompiglio, è stata proprio una situazione quasi inverosimile che nessuno si sarebbe aspettato.
Una donna, probabilmente di origini ungheresi, ieri pomeriggio, 1° Ottobre, è entrata in un supermercato, più precisamente un Lidl, con in braccio un bambino ricoperto di sangue.
Poi, la suddetta ha riposto il piccolo sopra il nastro trasportatore di una delle casse e ha chiesto alle persone presenti di aiutarla.
Al momento, però, non si può ancora dare una risposta certa, anche se molti per la verità hanno già pensato a un omicidio.
Fatto sta che le lesioni che il bimbo riporta sul corpo sembrano proprio delle coltellate. I Carabinieri sono subito accorsi sul posto e hanno fermato la quarantenne. Così l’Arma ha transennato sia la zona nei pressi del negozio che una costruzione disabitata poco lontano.
Le forze dell’ordine hanno anche trovato vicino all’esercizio commerciale un passeggino con delle tracce di sangue.
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Al momento, si sta aspettando il responso del medico legale per capire se il bambino era già deceduto ben prima di essere stato portato nel supermercato.
A tal proposito, il sindaco Fausto Risini si è dichiarato enormemente dispiaciuto per ciò che è accaduto in questo Comune che non si è mai trovato in situazioni del genere.
Intanto, nel casolare dismesso, di cui si è accennato poche righe fa, è stato rinvenuto un coltello che potrebbe essere stato utilizzato, per l’appunto, per ferire il bambino.
E, proprio sul cancello di questa costruzione qualcuno, in segno di vicinanza, ha lasciato dei fiori e due macchinine giocattolo.
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Si pensa, inoltre, che quella donna sia la madre di Alex Juhasz, il piccino ucciso, e la stessa, forse in stato confusionale, è stata sottoposta a un lungo interrogatorio.