Denise Pipitone, la bambina scomparsa misteriosamente da Mazara del Vallo ormai quasi vent’anni fa, è un caso che ancora non ha trovato soluzione.
La madre Piera Maggio, nel corso del tempo, non si è mai data per vinta e non ha mai abbandonato la speranza di poterla ritrovare.
Tanti i commenti e le ipotesi che però faticano a chiarire una vicenda che ha turbato profondamente sia i conoscenti della piccola che tutti gli italiani.
Pochi mesi fa, a tal proposito, e in concomitanza con il diciassettesimo anniversario della sparizione, don Davide Chirco aveva chiesto ai cittadini di esporre una candela sul davanzale della finestra per far sapere di non aver dimenticato questo dramma che non conosce una fine.
Di recente, inoltre, grazie alla trasmissione Quarto grado, in onda su Rete 4, e che si occupa di approfondire i casi di cronaca più importanti, si è potuto assistere a una nuova testimonianza.
Ecco ciò che ha detto Giusy Della Chiave
Stavolta è intervenuta Giusy Della Chiave, figlia di Battista, l’uomo sordomuto che tempo fa sembrava aver dato la sua versione dei fatti alla Procura. E’ abbastanza verosimile, però, che la lingua dei segni con la quale il suddetto si esprimeva non sia stata interpretata correttamente.
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Chi l’ha visto?, quindi, aveva riportato la dichiarazione, secondo la quale sarebbe stato un ragazzo dai capelli ricci a rapirla, ponendola sopra a uno scooter.
Tuttavia, questa persona che sembrava in parte informata sui fatti, è venuta a mancare cinque mesi fa. Così, Giusy, ai microfoni del programma di Mediaset, ha affermato che, a seguito della testimonianza del genitore, lei e la sua famiglia stanno vivendo un vero incubo e che non è nemmeno plausibile che suo padre conoscesse alcunché di questa vicenda.
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Inoltre, la Della Chiave ha continuato, dicendo che Battista, quando era stato interrogato, probabilmente non si stava riferendo alla bambina scomparsa, ma ad alcune situazioni personali che non c’entrano nulla con quando accaduto alla figlia di Piera Maggio.