L’ex patron del Palermo parla per la prima volta dopo la terribile tragedia che l’ha colpito. Maurizio Zamparini svela cosa stesse facendo Armandino prima della straziante scoperta.
E’ un uomo completamente annientato da dolore, Maurizio Zamparini, ex proprietario del Palermo, il cui figlio ultimogenito è stato trovato senza vita il 30 settembre scorso.
Una tragedia inspiegabile: il giovane 23enne è stato ritrovato giovedì pomeriggio esanime nel suo appartamento di Londra dalla governante. Per lui ormai non c’era più nulla da fare.
Zamparini, subito informato della tragedia, è volato in Inghilterra per seguire la faccenda da vicino, straziato da una morte che è ancora senza risposta.
Armando, questo il nome del ragazzo, dopo la laurea in Economia e Commercio, si era trasferito in UK per seguire un Master e aveva trovato alloggio in una casa di Mayfair assieme ad un altro studente francese, Thomas. Era l’unico figlio del patron della squadra siciliana e della seconda compagna, Laura Giordani.
Molto amato dai giocatori palermitani, da piccolo era stato soprannominato Armandino e preso come mascotte dal club calcistico. Non era insolito vederlo a bordo campo o sul terreno di gioco a fine allenamento e aveva partecipato anche alla festa promozione del 2004.
L’imprenditore friulano ha parlato per la prima volta della tragedia ai microfoni di Repubblica, rilasciando dolorose dichiarazioni in merito alla scomparsa dell’amato figlio.
Ai giornalisti l’uomo ha raccontato di aver cercato di contattarlo proprio il giorno stesso della sua scomparsa, per supportarlo nel nuovo percorso che avrebbe dovuto iniziare a breve. “Gli avevo mandato un messaggio giovedì, facendogli un in bocca al lupo, ma non ha mai risposto” ha spiegato, sottolineando anche che “Non aveva patologie. Non riesco a spiegarmi questa tragedia”.
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“E’ morto il giorno prima di iniziare a lavorare in una grande azienda a Londra” ha quindi concluso con dolore Zamparini. A chiarire i motivi del decesso sarà l’autopsia, prevista nelle prossime ore, poi la salma sarà riportata in Italia per i funerali.
