Un violento nubifragio ha colpito oggi Catania, spaventando i residenti e provocando ingenti danni. Cosa è successo nella città etnea
Dopo le immagini provenienti dal savonese che nei giorni scorsi avevano sconvolto tutta Italia, il maltempo si è spostato in altre aree della penisola. A farne le spese anche la Sicilia, prima occidentale e poi orientale. A Catania si è assistito a delle vere e proprie scene da film. Nonostante la mattinata serena, infatti, dopo pranzo una nuvola minacciosa proveniente dall’interno dell’isola ha avvolto la città, scaricandovi sopra un violento nubifragio.
I danni della bomba d’acqua a Catania
Grandine, pioggia e vento fortissimo hanno caratterizzato il pomeriggio catanese. Il vento ha raggiunto i 100 km/h, con il Comune che ha consigliato ai cittadini di rimanere a casa. Molti catanesi, infatti, sono rimasti bloccati, dovendo rivolgersi ai Vigili del Fuoco. I fulmini e il forte vento hanno provocato ingenti danni in diverse parti della città, con alberi divelti, numerosi allagamenti e lampioni abbattuti. Addirittura 3 atleti di canoa sono stati colpiti da ipotermia.
Già nella mattinata Palermo era stata colpita da una forte bomba d’acqua, poi riversatasi a Catania e sul Ragusano. Se inizialmente erano stati i voli per il capoluogo ad essere dirottati verso gli aeroporti vicini, nel pomeriggio il processo si è invertito, vista l’impossibilità di atterraggi in sicurezza presso l’aeroporto di Catania-Fontanarossa. Non a caso la Protezione Civile regionale ha diramato sin dalla mattina il livello arancione d’allerta, valido (almeno) fino alla mezzanotte di oggi.
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La Sicilia, dunque, è passata nel giro di poche settimane dai roghi alle bombe d’acqua, confermando la fragilità di un territorio che necessita di prevenzione e di monitoraggi costanti. Quella del maltempo è infatti un’emergenza che rischia di aggiungersi alle criticità strutturali del nostro Paese, alle prese con una difficile ripartenza post-Covid. La speranza è che gli investimenti del PNRR possano andare a risolvere anche le numerose vulnerabilità connesse al dissesto idro-geologico del nostro territorio.