Tremenda lite finisce nel peggio dei modi nel pugliese : un uomo, con ferocia, uccide la compagna, poi tenta di uccidere se stesso.
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Una lite furibonda forse il motivo della tragedia avvenuta a Manduria, caratteristico piccolo centro in provincia di Taranto. Un uomo, di circa 75 anni ha inferto dei colpi, con un’arma affilata, al corpo della convivente , la rabbia è stata tale che l’ha portata alla morte. La donna aveva 72 anni e, da qualche tempo, con questo uomo, dividevano un piccolo appartamento popolare nella ridente cittadina ionica.
A dare l’allarme sono stati i vicini i quali, scossi dalle urla della povera vittima, hanno allertato i soccorsi. Giunti sul luogo anche i Carabinieri i quali si sono ritrovati davanti una scena molto cruda, quasi impensabile fatto da una mente lucida. L’omicidio è avvenuto all’interno della loro casa nella palazzina e gli abitanti del caseggiato sono rimasti sbigottiti da tanta violenza a pochi passi da loro.
Purtroppo il 118 non ha potuto fare nulla per la donna a causa delle multiple ferite sferrate in maniera mortale.
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Il convivente è stato trovato ferito, si pensa possa aver provato a suicidarsi dopo aver avuto la lucidità di comprendere di aver provocato la morte della sua compagna. I carabinieri lo hanno tratto in arresto per l’omicidio della donna trovata morta in un lago di sangue.
L’uomo è stato comunque trasferito in ospedale dove è stato visitato e dichiarato fuori pericolo di vita. Le forze dell’ordine stanno ascoltando i vicini e vagliando varie ipotesi per cercare di sbrogliare la matassa e venirne a capo.
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Ricostruire questa dinamica sta facendo davvero impegnare molto i Carabinieri; quale sarà stato l’espediente che ha messo in discussione il rapporto di due persone di una certa età e non più giovanissima non è dato ancora capirlo. Si spera in una conclusione al più presto per consentire ai familiare della donna uccisa di darle una degna sepoltura.
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