Il Museo MAXXI di Roma è lieto di ospitare un evento di enorme portata: la mostra Sebastião Salgado. Amazônia – esclusiva tappa nel nostro Paese.
Cosa ha voluto indagare il fotografo con Amazônia? Gli aspetti più immersivi e totalizzanti di un territorio – oserei dire di un patrimonio – mastodontico come quello della foresta amazzonica. Luogo che ai più è sconosciuto, ma che è il cuore pulsante della nostra Terra. Un luogo ricco di vita, di storia, di narrazioni e racconti. Un luogo da proteggere e salvaguardare. Un invito a farlo.
Il progetto Amazônia si concretizza dopo circa sette anni di lavoro, in cui il celebre fotografo ha vissuto a stretto contatto con le diverse etnie che popolano la foresta. Le sue opere – chiamarle in altro modo sarebbe riduttivo – testimoniano la maestosità della natura, la sua forza, il suo potere, la sua enorme grandezza.
Il percorso espositivo si snoda lungo due direttrici: nella prima parte della mostra sono esposte le fotografie rivolte al paesaggio. Qui Salgado riversa tutta la sua attenzione ad una delle peculiarità della foresta, ossia l’enorme quantità di acqua che si innalza verso l’atmosfera.
La seconda area della rassegna, invece, è stata destinata a scatti di matrice umanistica, attraverso i quali il fotografo ci permette di entrare in un mondo per noi inaccessibile: quello delle tribù indigene.
A fare da cornice all’intero progetto, gli ocas – caratteristiche dimore indigene che richiamano gli insediamenti umani e una traccia audio (composta da Jean-Michel Jarre) totalmente influenzata dai suoni prodotti dalla foresta.
Infine, sono state allestite due sale riservate a tematiche diverse, ma che riprendono un po’ il leitmotiv della mostra: nella prima, il paesaggio boschivo, mentre nella seconda ritratti di uomini e donne appartenenti a popolazioni indigene.
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La mostra – che sarà accompagnata per tutta la sua durata (visitabile fino al 13 febbraio) da un nutrito palinsesto di eventi – ha come scopo quello di invogliare il visitatore ad una riflessione profonda e non più trascurabile: l’emergenza ambientale.