Un eccidio incredibile quello che era stato fatto in provincia di Como. Al momento, pare che ci siano dei cambiamenti in vista.
Nel 2006, come probabilmente molti ricordano, in quel di Erba, in provincia di Como, un efferato assassinio multiplo era stato compiuto dai coniugi Angela Rosa Bazzi e Olindo Romano.
I due, forse a causa di qualche forte dissidio familiare, a Dicembre di quell’anno avevano ucciso, con l’ausilio di una spranga e di un coltello, Paola Galli, Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, e una donna di nome Valeria Cherubini che abitava vicino alla loro abitazione.
Mario Frigerio, il marito di quest’ultima, nonostante fosse stato colpito allo stesso modo, era riuscito a salvarsi. Al termine di questa inaudita violenza, la casa fu data alle fiamme.
Così, dopo le indagini e gli accertamenti del caso da parte delle forze dell’ordine, i colpevoli vennero condannati all’ergastolo.
Tuttavia, proprio in questi giorni, pare che ci siano delle novità riguardanti questa macabra vicenda. È il settimanale Oggi che ne dà spazio attraverso la dichiarazione di Fabio Schembri, l’avvocato di Romano e Bazzi.
Pare che, al momento, per marito e moglie ci sia forse una sorta di cambiamento che potrebbe addirittura portare, da loro punto di vista, a qualcosa di incoraggiante.
Il che significa che ci dovrebbe essere una chiave di lettura differente della sentenza che, fino ad ora, non era stata in alcun modo contestata. Ma c’è una ragione che fa pensare che ciò possa avvenire anche tra non molto tempo.
Ecco che cosa potrebbe cambiare
Si tratta, per l’appunto, dell’assoluzione di Azouz Marzouk che, per la precisione, è padre e marito di due vittime di questo grave delitto.
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Marzouk quindi viene assolto dall’accusa di aver diffamato Olindo e Romano, perché il fatto non sussiste.
In particolare, l’uomo di origine tunisina era stato tacciato di calunnia per aver affermato delle falsità riguardo alla strage di via Diaz di quindici anni fa.
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Questo provvedimento è stato preso quindi dal giudice della settima penale del Tribunale di Milano. Così, il legale, evidentemente soddisfatto della delibera, ha parlato di maggior speranza verso quella che potrebbe veramente concretizzarsi come una revisione del processo.