In una foto postata sul proprio profilo Instagram Renato Zero ha commentato un noto fatto d’attualità che ha scosso tutto il paese. I dettagli.
“A questa nostra Italia, le hanno tolto pure le ali… I nostri sogni adesso, come viaggeranno?” ha scritto il popolare cantante romano in una foto che lo mostra con una felpa dell’Alitalia, il cui ultimo volo, proveniente da Roma, è atterrato a Cagliari alle 22.05 del 14 ottobre, chiudendo 74 anni di storia della compagnia di bandiera. “Tenetevi la carta d’imbarco – aveva detto in quell’occasione il pilota – è un pezzo di storia”.
Le parole di Renato Zero riguardano la fine della storia della compagnia di bandiera. In realtà Alitalia ha cambiato il suo nome in Ita Airways, rimanendo controllata al 100% dallo Stato italiano, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo nome è stato comunicato ufficialmente dall’Amministratore Delegato Fabio Lazzerini, con Ita Airways che ha comunque acquistato il nome Alitalia, senza però sfoggiarlo più. Una scelta, questa, spiegata così da Lazzerini: “Era un patrimonio che andava comunque preservato. Sul suo uso vogliamo essere noi a gestire il processo”.
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Ita Airways avrà come business principale le tratte intercontinentali, attrezzandosi per dotarsi di una flotta di soli Airbus. Non sono inoltre mancate le proteste. Moltissimi infatti gli esuberi del personale. Dentro l’aeroporto di Fiumicino dei dipendenti dell’ex Alitalia hanno manifestato con degli striscioni contro il taglio e il non reimpiego del personale. I manifestanti hanno utilizzato la parola “resistenza” con il logo dell’ex Alitalia e hanno ricevuto gli applausi e la solidarietà di diversi passeggeri. Intanto il primo volo Ita, proveniente da Milano-Linate, è arrivato a Bari alle 7.35 di questa mattina.
Se si tratterà di una felice operazione di rilancio o dell’ennesimo capitolo dello smantellamento dei gioielli di famiglia italiani saranno i prossimi anni a dirlo. Per il momento Renato Zero si è associato all’amarezza di tutti coloro che, pur con i noti limiti, vedevano nella compagnia di bandiera un simbolo e una risorsa per il nostro paese.
