L’interpretazione di Mina, fatta da Stefania Orlando nel corso della trasmissione “Tale e quale show”, ha riacceso i riflettori su una delle più importanti icone canore della storia italiana. Il ritorno della vera “tigre di Cremona”.
Aveva conquistato il pubblico l’interpretazione di Mina fatta nel celebre talent “Tale e quale show”, stupendo i telespettatori ed emozionando la stessa artista, che da casa aveva avuto modo di confidare a degli amici il proprio parere positivo sull’esibizione. In quell’occasione la Orlando aveva del resto avuto modo di indossare uno degli abiti originali della popolare cantante, risalente agli anni Settanta.
Il ritorno di Mina. Quella collaborazione che ha stupito tutti
Anna Maria Mazzini, per tutti Mina, iniziò la propria carriera nel 1958, cantando “Un’anima pura” di Don Marino Barreto Junior. Esattamente a venti anni di distanza, nel medesimo locale, dopo aver conosciuto fama e successo a livello internazionale, decide di chiudere la propria carriera, con un’interpretazione molto dibattuta. Nel marzo del 2001 cesserà l’autoesilio della “tigre di Cremona”, dando inizio ad un ritorno molto prolifico e inaspettato.
Appena due anni fa, inoltre, la sua capacità di andare oltre gli steccati aveva fatto veramente scalpore. Una collaborazione con un rapper milanese, infatti, sembrava quanto più distante potesse esserci dalla campionessa della musica leggera italiana degli anni Sessanta e Settanta.
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Ciò, però, non le aveva impedito di comparire in un featuring con Mondo Marcio. Anche in questo caso prolifico era stato il mese di marzo, quando uscì l’album “Uomo!”. Mondo Marcio e l’artista cremonese duettarono all’interno del brano “Angeli e Demoni”.
Non a caso, appena 5 anni prima, lo stesso rapper lombardo aveva omaggiato la cantante con riferimenti e citazioni nel concept album “Nella bocca della Tigre”. Un monumento sonoro e artistico, quello rappresentato da Mina, che oltrepassa i generi ed è in grado di stregare anche le nuovissime generazioni. Non si tratta di un “usato sicuro” ma di un talento senza tempo, ancora in grado di offrire spunto e slanci anche agli artisti più sperimentali e innovativi.