L’attrice fiorentina si lascia andare ai ricordi e confessa una verità inimmaginabile. Elena Sofia Ricci si confida a 360°, facendo il punto della situazione alla soglia dei 60 anni.
E’ tra le attrici italiane più amate dal pubblico, conosciutissima grazie a lavori quali Che Dio ci Aiuti e I Cesaroni, ma Elena Sofia Ricci ha in realtà un’esperienza sconfinata, coltivata grazie a una gavetta iniziata giovanissima.
Nata nel 1962 a Firenze, fa il suo debutto a teatro, passando poi al cinema, dove nel 1985 viene notata da Pupi Avati, che la vuole tra gli interpreti del suo Impiegati, per il quale vince il Globo d’Oro come attrice rivelazione. Non si contano le fiction di successo alle quali ha partecipato, basti pensare, oltre a quelle già citate, Caro maestro, Orgoglio e Don Matteo.
Per la sua bravura ha ottenuto importanti riconoscimenti, basti pensare alla sua interpretazione di Veronica Lario nel film di Paolo Sorrentino, Loro, che le è valsa il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la miglior attrice protagonista.
Eppure, nonostante il grande successo ottenuto, l’attrice non ha vissuto momenti facili in passato, e ne ha parlato per la prima volta con estrema schiettezza.
E’ successo durante l’intervista rilasciata ieri a Chiara Maffioletti del Corriere della Sera, con la quale ha ripercorso i suoi esordi: “Appena c’era qualcosa che anche solo ricordava un palcoscenico ci salivo. Avevo tre o quattro anni”.
Con la giornalista, l’artista ha ricordato la sua infanzia, quando costringeva la sua amica Silvia e i suoi cugini ad assistere alle sue rappresentazioni improvvisate e quanto le sia pesata l’assenza, ai tempi, della sorella, la ballerina Elisa Barucchieri, con la quale oggi ha un rapporto molto stretto. Poi ha confessato l’incredibile verità per la prima volta.
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“L’ho conosciuta tardi, assieme ai miei altri due fratelli. Avevo trent’anni ed è stato quando ho ritrovato mio padre. Ero stata programmata, educata per detestare mio padre” le parole della Ricci. Una mancanza che le è costata anni di analisi.