Al via una forsennata ricerca per le monete vecchie lire: caccia forsennata alle piccole 5 lire, per chi le ha conservate una fortuna l’attende.
Gli appassionati di monete antiche possono esultare dall’ultima notizia riguardante la loro passione. Insieme alla raccolta dei francobolli, è forse la collezione più amata. I soldi affascinano sempre soprattutto quelli sonanti, è bello ammirare le effigi che portano e capire quando risale la data della coniatura. Interpretare una moneta non è da tutti, quindi bisogna fare attenzione a quello che si ritrova nelle vecchie cantine.
Nel nostro caso l’affetto per le vecchie lire non è mai passato. Dopo un passaggio lento, e anche malinconico, le abbiamo dovuto lasciare andar via e accogliere gli euro che ormai, da quasi un ventennio, portano avanti l’economia dell’intero continente europeo o quasi.
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Da poco è uscita il bando per chi spera di far fortuna con le monete tintinnanti, magari accatastate in un angolo della casa . Per loro il momento fortunato è arrivato e bisogna solo comprendere quale sia la richiesta e confrontare con quello che si possiede.
Naturalmente le monete di cui stiamo parlando devono avere dei requisiti, corrispondere a dei canoni d’autore, perchè sono davvero di un’estrema rarità. Prese in considerazioni sono le 5 lire di un volta che raffigurano speciali testate coniate in un dato tempo.
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Una di queste è sicuramente la 5 Lire Vittorio Emanuele III Aquila Sabauda prodotta in argento 835 che ha più di un secolo di vita. Una faccia della medaglia rappresenta l’ex re d’Italia mentre, al suo rovescio , c’è appunto un’aquila simbolo dello stemma del suo regno. In circolazione ne risultano circa un centinaio e chi ne fosse proprietario si può definire in una giornata fortunata. Le suddette 5 lire possono avere un valore stimato in più di centomila euro. Quindi non ci resta che fare mente locale e ricordare dove abbiamo parcheggiato sbadatamente la nostra piccola fortuna.