Il ballerino rivela in un’intervista un drammatico momento del suo passato: non si vergogna di confessare le difficoltà che ha dovuto attraversare ancora adolescente per farcela.
Oggi lo conosciamo come un uomo di fascino e successo, con una posizione ben definita nel mondo dello show business ed una reputazione che lo precede per quanto riguarda il suo lavoro.
Eppure non è stata sempre rose e fiori, la vita di Raimondo Todaro. Prima del successo ci sono state tante salite impervie da superare sia sul piano professionale che su quello, ben più delicato, della vita privata.
In un’intervista a Verissimo il ballerino racconta di come ha dovuto affrontare un momento terribile attraversato quando era ancora un adolescente.
Il nuovo coach di Amici ha raccontato in una lunga intervista l’importanza della famiglia, degli amici e delle relazioni autentiche che negli anni lo hanno accompagnato.
Ma allo stesso tempo ha voluto aprire il suo cuore rivelando un angolo oscuro che nessuno aveva mai esplorato: la malattia del padre, sopraggiunta quando lui era ancora un ragazzino.
Raimondo ha raccontato a Silva Toffanin, come sempre ottima padrona di casa capace di mettere a proprio agio gli ospiti, le difficoltà patite.
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Mio padre si ammalò gravemente. Una malattia terribile, che lo costrinse a smettere di lavorare: avevamo capito che era il momento di ripagare tutti i sacrifici dei nostri genitori ed abbiamo deciso di aprire una scuola di danza, a Catania, in un quartiere difficile.
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Raimondo aveva 14 anni, un’età alla quale spesso è difficile anche solo pensare di prendersi una responsabilità del genere. Eppure è stato in grado di farlo, ed il suo percorso, iniziato tra tante difficoltà, lo ha condotto infine a coronare il suo sogno.