Li usiamo praticamente tutti i giorni per sigillare e conservare i cibi ed è ormai impossibile immaginarci senza. I fogli d’alluminio sono una delle invenzioni più innovative dei nostri tempi.
E’ uno di quei prodotti che non possono mancare nei cassetti delle moderne cucine e ha cambiato notevolmente la vita delle “massaie” fin dal suo esordio nei primi anni del XX secolo. I fogli d’alluminio, noti anche, impropriamente, come carta stagnola, all’inizio erano veri e proprio fogli si stagno, poi sostituiti col tempo da alluminio laminato.
Questi preziosi alleati sono stati usati non solo in cucina: grazie alla loro malleabilità Thomas Edison li usò per sperimentare il suo primo rudimentale fonografo. Con il nome di alfol, inoltre, di consistenza decisamente superiore da quella che conosciamo, viene usato anche come isolante termico, usato nella costruzione di impianti di riscaldamento, coperture di ambienti e vagoni frigoriferi.
Non c’è una persona che non li abbia a disposizione di fianco ai rotoli di carta forno e di pellicola trasparente. Gli usi sono tra i più disparati, anche se quello culinario rimane il principale.
Questo prodotto viene utilizzato non solo per conservare il cibo, ma anche per cuocerlo, basti pensare alle pietanze al cartoccio, che lo vedono spesso protagonista. Sapete però che ci sono delle condizioni per legge da rispettare? Ecco quali.
Fogli d’alluminio: tutte le precauzioni da usare per il loro utilizzo
Secondo le disposizioni di legge bisogna usare una certa cautela soprattutto circa la durata del contatto con gli alimenti, per non incorrere in una possibile diffusione nel cibo.
Contenitori e fogli di alluminio si possono usare per tempi inferiori alle 24 ore a qualsiasi temperatura. Con una situazione refrigerata il tempo può superare anche il giorno. Per più di 24 ore in condizioni di temperatura ambiente, l’uso dev’essere limitato a prodotti con basso potere estrattivo, come caffè, spezie ed erbe secche, pasta (non fresca).
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Attenzione poi a non utilizzare per troppo tempo l’alluminio a temperatura ambiente con prodotti molto acidi o salati, poichè potrebbero favorire la trasmissione di materiale nel cibo. Infine, occhio all’etichettatura, obbligatoria per legge e che deve contenere l’esatta destinazione d’uso.