Una concorrente della nuova edizione di “Ballando con le stelle”, programma di Milly Carlucci in onda di sabato su Rai 1, è finita nella bufera.
A seguito delle polemiche che hanno riguardato una concorrente della nuova edizione di “Ballando con le stelle“, Milly Carlucci ha fatto chiarezza sui social network.
La conduttrice del programma, in onda di sabato in prima serata su Rai 1, ha pubblicato un post sul proprio profilo Instagram chiarendo riguardo le modalità di accesso alle strutture della Rai.
Questo chiarimento si è reso necessario a seguito della bufera che si è scatenata per via del silenzio da parte di Mietta, positiva al Covid, sul suo essersi o meno vaccinata.
Infatti, nel corso della puntata dello scorso sabato, Selvaggia Lucarelli ha chiesto a lei e al ballerino Maykel Fonts, anch’egli in collegamento da casa dopo la positività della concorrente, se fossero vaccinati.
A quel punto quest’ultimo ha affermato di essersi vaccinato, mentre la cantante ha preferito non rispondere, essendo la vaccinazione un argomento personale e delicato.
Dopo il silenzio di Mietta si sono scatenate le polemiche. Ed ora Milly ha voluto fare chiarezza sulle modalità di accesso alle strutture della Rai. In questo suo video, pubblicato sul social network, la conduttrice ha detto.
Noi per entrare all’Auditorium, dove lavoriamo, come in tutti i luoghi di lavoro in Italia, esibiamo all’ingresso il nostro Green Pass e poi tutti abbiamo anche la misurazione della temperatura.
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Quindi la presentatrice ha continuato.
Inoltre per maggiore sicurezza due volte alla settimana facciamo anche il tampone rapido. A questo punto, se tutti abbiamo il Green Pass, siamo a posto perché, secondo la legge attuale, è l’unico strumento che serve per accedere ai luoghi collettivi.
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Dunque Milly ha precisato.
Non è possibile per motivi di privacy indagare sull’origine del Green pass, che può nascere o da vaccinazione o, per chi non è vaccinato, dopo da un tampone ogni 48 ore. Ma noi non possiamo sapere chi si è vaccinato e chi no per motivi di privacy.
