Non si fa attendere l’aspra risposta da parte di Fedez, ecco quello che è successo nelle ultime ore.
Dopo il verdetto da parte del Senato sulle sorti del ddl Zan, il rapper Fedez si scaglia contro l’ipocrisia e l’arretratezza di questi ultimi postando commenti durissimi sui social. Il video dei senatori che hanno esultato dopo aver affossato il ddl Zan nella giornata di ieri ha fatto il giro del web. Lasciando la maggior parte degli utenti sconcertati su come si possa gioire della privazione di diritti.
Con 154 voti a favore della tagliola proposta da Lega e Fratelli d’Italia, il ddl Zan resta fermo per almeno sei mesi prima di ricominciare nuovamente la trafila per l’esame del testo e la successiva riproposta al Senato. Nel frattempo Fedez, si accoda a tantissime altre persone che si dichiarano raggelate da questo risultato. Persino Alessandro Zan aveva affermato prima dell’inizio della seduta che “Se passa, la legge è morta”.
Le dure parole di Fedez contro la decisione del Senato
“Il ddl Zan è stato affossato, l’Italia continuerà a essere uno degli ultimi paesi europei senza una legge contro l’omotransfobia. Bravi tutti” pubblica Fedez sulla sua pagina Instagram. La denuncia del rapper ha vita molto lunga poiché già nel concerto del primo maggio, dove Fedez è stato ospite a Rai 3. In questa occasione ha sfruttato, per così dire, il suo momento per parlare di queste tematiche molto delicate.
LEGGI ANCHE -> Traffico di droga, arrestata la sorella della celebre attrice: grave accusa
L’artista era stato infatti querelato per diffamazione dalla rete dopo le parole pronunciate contro la Lega. Parole però che non sono bastate per far cambiare idea a qualcuno seduto comodamente ai vertici di Stato. Gli italiani, almeno quelli che presenziavano al Senato, esultano per la mancata affermazione di una legge che va a difendere diritti di altri essere umani. “Mi piace ricordarvi così: una discussione in Senato in cui avete dato spettacolo” afferma amareggiato Fedez.
Una civilizzazione nel Paese che sembra ancora molto lontana. L’Italia resta uno dei fanalini di coda rispetto alla maggior parte dei Paese dell’Unione Europea che già da diversi anni ha provveduto all’approvazione della legge contro l’omotransfobia.
LEGGI ANCHE -> Auto d’epoca, quali sono i costi di mantenimento: una scoperta conveniente
Infine il rapper afferma ironizzando “Un saluto al caro Renzi che ci ha trapanato i cogl**** per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita, paese in cui l’omosessualità è accettata con un piccolo prezzo da pagare…la pena di morte”.