Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Fotografie, in mostra il fotografo che immortalò la gioia
Dopo l’enorme successo ottenuto a Venezia e Milano, la rassegna giunge finalmente anche a Roma. In mostra fino al 9 gennaio 2022 presso WeGil a Trastevere – hub culturale della Regione Lazio Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Fotografie.
Jacques Henri Lartigue è stato un fotografo e un pittore francese. In mostra – attraverso i suoi scatti – sono raccontati gli attimi. Gli istanti. Gli sguardi. Quelli impressi nei clic delle macchine fotografiche.
Ha solo sette anni quando riceve in regalo dal padre la sua primissima macchina fotografica. I suoi primi soggetti sono amici e parenti e in particolare l’ambiente borghese da cui proviene.
Si lascia ispirare dalla quotidianità che vice. Studia, tanto. Approfondisce la tecnica per fermare il movimento, cristallizzare la realtà. Il suo scopo è quello di cercare di donare, attraverso i suoi scatti, un senso di pausa, di sospensione del tempo.
Durante il corso di tutta la sua carriera conserva le sue fotografie in album. Ne possiede oltre 100 per un totale di migliaia di documenti. I volumi sono stati fondamentali ai fini della ricostruzione storica della sua attività. Lartigue fece ciò che nessun fotografo aveva fatto prima e che nessuno fece dopo: fotografare la propria vita – affermava Richard Avedon.
I suoi primi esperimenti risalgono agli anni ’10 e ’20, quando si avvicina anche alla fotografia di moda. In quegli anni si afferma anche come pittore e in particolare inizia a delinearsi la sua filosofia artistica e di vita: il culto della felicità, la ricerca di un idillio che non possa essere turbato.
A partire dal secondo dopoguerra i suoi lavori iniziano a diffondersi a macchia d’olio. Celebri gli scatti di Picasso e Jean Cocteau. Approda anche al cinema. Conosce Federico Fellini che gli darà un ruolo nel film Ginger e Fred.
Jacques Henri Lartigue, l’uomo che seppe immortalare la felicità
La mostra è stata organizzata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, rispettivamente direttrice e project manager della Donation Jacques Henri Lartigue con l’ausilio di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.
Il percorso espositivo consta di un nutrito gruppo di immagini, tra cui 52 fotografie ancora inedite che provengono dagli album personali dell’artista come il Diary of a Century.
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Fermare il tempo, salvare l’attimo dal suo inevitabile passaggio. La fotografia diventa per Lartigue il mezzo per riesumare la vita, per rivivere i momenti felici, ancora e ancora.