Il doloroso ricordo dell’accaduto, raccontato dallo stesso attore.
Enrico Montesano è un celebre attore e regista italiano. Nel corso della sua brillante carriera si è dedicato al teatro, al cinema e alla televisione. Fa il suo debutto nel 1966 recitando in teatro nella commedia “Humor nero” di Vittorio Metz e lo stesso anno, al cinema in “Io non protesto, io amo” di Ferdinando Baldi.
Dagli anni settanta in poi, ha lavorato anche in celebri trasmissioni televisive, tra le quali ricordiamo: Quantunque io, Mazzabubù, Giochiamo al varietè, Premiatissima, Fantastico 9 e tantissimi altri, oltre alle più recenti partecipazioni come giurato a Tale e Quale show, nella versione classica, torneo e NaTale e Quale show.
Grazie ad alcuni ruoli da protagonista, condivisi inizialmente con l’attore e comico Alighiero Noschese, nel 1977 viene premiato con un David di Donatello Speciale. Sempre negli anni settanta, l’attore partecipa ad alcuni dei film cult del cinema italiano, come: Tutto suo padre, L’Italia s’è rotta, Il marito in collegio e il celebre Febbre da cavallo, nel quale interpreta il ruolo de “Er Pomata”, al fianco di “Mandrake” interpretato da Giggi Proietti.
Proprio in questo giorno, un anno fa, l’amato attore, regista, doppiatore, conduttore, scrittore, cantante e direttore artistico, se ne andava. Nel giorno del suo compleanno.
Come alcuni ricorderanno, nel 2018, l’attore fece una terribile scoperta, proprio mentre si trovava al cimitero monumentale del Verano, a Roma. L’attore aveva appena lasciato un fiore sulla tomba di Gassman e si stava dirigendo sulla lapide della madre, scomparsa quando era ancora un bambino.
All’arrivo però l’attore ha trovato la tomba vandalizzata. Un’amara scoperta che Montesano ha commentato all’epoca, dichiarando:
“Sono arrivato alla tomba di mamma e mi sono accorto che qualcosa non andava: era sparito il libro di marmo con la sua foto e la scritta che aveva inciso mio padre 65 anni fa. Me lo ricordo bene quel libro, avevo 8 anni e lo poggiai io con queste mani. Pesava tantissimo ma non sentivo la fatica, seppure ero molto piccolo, perché stavo facendo qualcosa per mamma”.
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Un triste episodio che ha segnato ancor più quella drammatica perdita.
