Il cantante Gigi D’Alessio rischia di essere arrestato. La richiesta della Procura di Roma è inserita in un’indagine relativa ad una sua azienda.
Il cantante napoletano Gigi D’Alessio rischia fino a quattro anni di carcere per evasione fiscale. La Procura di Roma lo accusa di aver frodato il fisco italiano per alcune attività che risalgono al 2010.
La sentenza definitiva è attesa per martedì 9 novembre. L’artista partenopeo è accusato di aver frodato il fisco per 1,7 milioni di euro. Secondo la tesi formulata dall’accusa avrebbe trasmesso una dichiarazione fiscale non fedele per l’anno d’imposta 2010. Ha omesso di indicare elementi attivi di reddito per 6 milioni di euro. Ha evaso l’Ires per 997 mila euro e l’Iva per 770 mila euro.
Gigi D’Alessio rischia di essere arrestato, le accuse sono molto pesanti
Insieme al cantante sono coinvolte nell’inchiesta altre quattro persone per le quali sono stati chiesti due anni di carcere da parte della Procura di Roma. Sono un socio e tre legali rappresentanti della Gdg Productions, una società riconducibile a D’Alessio.
“Sono convinto che l’atto che mi è stato notificato sia un atto a tutela, che mi consentirà di dimostrare, nelle opportune sedi, la mia totale estraneità a fatti che non mi sono ancora chiari e noti. È giusto che la magistratura faccia le verifiche che riterrà opportune. Resto, come è naturale che sia, a disposizione dell’autorità giudiziaria”, queste le parole dell’artista campano che all’inizio dell’inchiesta si era dichiarato innocente ed estraneo completamente ai fatti.
Le indagini intanto proseguono e la sentenza definitiva verrà pronunciata il 9 novembre, undici anni dopo i fatti del presunto illecito. Gigi D’Alessio non ha rilasciato dichiarazioni in questi giorni sulla vicenda. Bisogna sottolineare che non si tratta di una condanna e fino alla fine del processo bisogna rispettare il beneficio del dubbio. Il cantante attraverso i suoi avvocati avrà modo di chiarire la situazione, dimostrando eventualmente la propria innocenza.
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Comunque in relazione a due dei quattro capi di imputazione è stato richiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Le accuse per i fatti accaduti undici anni fa sono di occultamento delle scritture contabili.