Mondo del giornalismo in lutto: va via un grande professionista

Il giornalista Enrico Fierro è morto a 69 anni in seguito ad una breve malattia. Ci lascia una penna importante del giornalismo italiano

Enrico Fierro
Enrico Fierro Facebook

L’8 novembre è morto a Roma il giornalista Enrico Fierro a causa di una breve e brutta malattia. Il giornalista e scrittore aveva 69 anni. Era originario di Avellino, aveva lavorato per molti anni per il Fatto Quotidiano per cui aveva collaborato alla fondazione.

“Addio al collega e amico Enrico Fierro. A 69 anni se ne va ‘o professore”, I colleghi del Fatto Quotidiano lo hanno voluto ricordare così su Twitter. Sono stati molti i messaggi di cordoglio per lui.

Enrico Fierro deceduto a Roma l’8 novembre, il professore se ne va

Dopo un periodo dedicato all’attivismo politico come militante del PCI arriva al quotidiano L’Unità, dove inizia la sua carriera in qualità di inviato, in seguito poi approda al Fatto Quotidiano.

Enrico Fierro
Enrico Fierro facebook

Nel 2020 ha lavorato con il giornale Domani. Durante la sua vita ha scritto molti libri e ha creato numerosi documentari per la tv. Si è dedicato alla cronaca di guerre e attentati brigatisti, congressi di partito e disastri naturali.

Nel luglio 2021 ha portato in scena a teatro lo spettacolo “Riace Social Blues” che raccontava l’esperienza di Mimmo Lucano. “Se Riace, a un certo punto della sua storia, ha parlato più linguaggi, allora questa narrazione doveva avere più linguaggi declinati insieme grazie alla lingua universale del teatro civile. L’obiettivo dello spettacolo è comprendere il grande messaggio che Riace ha lanciato all’umanità”, queste le parole utilizzate da Enrico Fierro per raccontare la rappresentazione dedicata al modello di accoglienza inventato e gestito dal sindaco Mimmo Lucano.

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Ha inoltre lavorato anche per La Voce della Campania, Dossier Sud, L’Espresso ed Epoca. Tra i suoi libri più famosi c’è “Malitalia. Storie di mafiosi, eroi e cacciatori”, romanzo d’inchiesta scritto in collaborazione con la giornalista Laura Aprati. Il libro rappresenta la mappa della criminalità organizzata sul territorio italiano, attraverso testimonianze di vittime, magistrati e pentiti. Altre sue opere sono “La santa: viaggio nella ‘ndrangheta sconosciuta” e “Ammazzàti l’onorevole“.

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