Denise Pipitone, l’ex pm traccia la strada: “Ora vi dico io cosa fare…”. La svolta

Questo caso di cronaca sembra non conoscere una fine. Comunque sia, al momento, pare che si sia arrivati a una considerazione interessante.

Denise Pipitone
Manifesto appeso al bancone per Denise (Instagram)

Denise Pipitone è la bambina misteriosamente scomparsa dal Mazara del Vallo, un comune piuttosto esteso della provincia di Trapani, in Sicilia.

Un giallo in apparenza senza fine, dato che era il lontano 2004 quando nessuno è stato più in grado di trovare la piccola, nonostante, nel corso degli anni, si siano effettuate numerose indagini e ricerche.

Anche Piera Maggio, la madre dell’allora minorenne, non ha mai perso la speranza, e, come ha detto in svariate interviste o dichiarazioni, la stessa vorrebbe che trapelasse finalmente la verità e ha persino più volte incitato a parlare tutti coloro che sanno qualcosa di questa vicenda.

Insomma, dopo testimonianze, piste e intuizioni che in seguito si sono rivelate infruttuose, ancora oggi ci sono svariati punti interrogativi a cui non è facile dare una risposta.

Tuttavia, in questi giorni, c’è qualcuno che ha avanzato delle ipotesi in maniera piuttosto decisa che, ancora una volta, mettono la pulce nell’orecchio e fanno pensare a una chance forse abbastanza positiva.

Si tratta, per l’appunto, di ciò che ha affermato Maria Angioni, l’ex pm dei genitori di Denise. Secondo quest’ultima, quindi, la figlia di Piera sarebbe ancora viva proprio per il fatto che diversamente prima o poi si sarebbero trovati degli indizi.

La nuova ipotesi sul caso Denise

In particolare, la Angioni, durante la trasmissione Quarto Grado, ha voluto sottolineare l’importanza delle intercettazioni che di recente sono state carpite.

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Ha parlato, per esempio, dell’intercettazione di Anna Corona nella quale ha fatto il nome di un certo Giuseppe. Naturalmente, ancora non è possibile però sapere di precisa a cosa la suddetta si stesse riferendo quella volta.

Infine, la Angioini ha anche raccomandato di procedere con attenzione, e, al momento, ritiene che la pista tunisina sia piuttosto probabile.

In pratica, le ultime supposizioni considerate verosimili farebbero intendere che Denise, in quei fatidici giorni, sarebbe stata messa su una nave che partiva per la Tunisia.

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A portare la bambina sarebbero inoltre state due persone adulte che avrebbero deciso di prendere con lei la nave in direzione di Tunisi.

 

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