Triste notizia arrivata poche ore fa che riguarda l’uomo che aveva battuto tutti i primati. Un vero protagonista da Guinness, conosciuto per la sua profonda umanità.
Ogni anno, ormai dal lontano 1955, intorno a settembre esce il libro del Guinness World Records, un volume che racchiude tutti i primati possibili, da quelli umani a quelli naturali, passando anche per i più bizzarri.
Tra loro anche molti personaggi famosi, distintisi per i record più svariati, come il disco più venduto o quello suonato più volte consecutivamente. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta.
L’idea originale venne nel 1951 a Hugh Beaver, ad delle omonime birrerie di Dublino, che pensò di racchiudere e classificare ogni possibile primato. Il tutto nacque durante un ricevimento dopo una battuta di caccia, durante la quale il manager aveva notato come alcuni uccelli, i pivieri dorati, fossero riusciti a salvarsi grazie alla loro estrema velocità. Ne nacque un dibattito, che portò gli astanti a domandarsi se la specie fosse la più veloce d’Europa.
Da lì la decisione di pubblicare un libro che raggruppasse tutti i record. La prima edizione si rivelò un grande successo, e da allora ha mantenuto a sua volta il primato per il libro con copyright più venduto al mondo.
L’uomo da Guinness non c’è più: il suo record ha dell’incredibile
Tra i protagonisti dell’edizione italiana c’era proprio lui, nato a Fontaneto, nel novarese, una vita passata a lavorare come artigiano, per poi arrivare alla falegnameria del Comune di Novara, dove è rimasto fino all’età della pensione.
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Una passione, quella per la lavorazione del legno, che ha continuato a coltivare anche successivamente, finchè la vista gliel’ha consentito. L’uomo ha inoltre creato numerosi arredi per chiese della zona.
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Ieri Gaudenzio Nini Nobili è scomparso, all’incredibile età di 109 anni, che lo ha reso l’uomo più vecchio d’Italia. L’età avanzata non lo aveva fermato dall’essere autonomo, tanto che fino a 101 anni ha continuato a guidare la macchina.