La trasmissione di Real Time prende in esame un caso terribile per il celebre dottore iraniano. Vite al limite racconta la storia dal finale purtroppo tragico.
In onda dal 2012, da quasi dieci anni la trasmissione di Real Time ci tiene compagnia e ci appassiona raccontando le vicende e la lotta contro i chili di troppo di persone affette da obesità patologica. Una sfida, quella dei protagonisti di Vite al limite, da vincere a tutti i costi, per tornare a vivere una vita normale e scongiurare il pericolo di tremende conseguenze.
Finora sono state prodotte nove edizioni che hanno documentato il percorso di decine di pazienti che al momento della prima visita pesavano più di 300 chili. Protagonista il Dottor Nowzaradan, medico chirurgo iraniano specializzato in chirurgia bariatrica, alle prese con il difficile compito di sostenere e tenere sotto controllo il “viaggio” dei malati. Scopo finale di tutti: potersi sottoporre all’operazione di bypass gastrico, necessaria per perdere definitivamente i chili in eccesso e tornare a vivere una vita normale.
Molti di loro, infatti, sono spesso costretti a letto dal peso eccessivo e hanno problemi a livello cardiovascolare e di pelle. Una situazione che non permette di essere autonomi e grava anche sulla vita dei loro cari, costretti ad accudirli per ogni minima esigenza.
Sfortunatamente non tutti riescono a seguire le regole imposte dal medico, ricadendo nelle vecchie abitudini, come è successo al protagonista della quinta stagione del programma.
Il poveretto quando si presenta nello studio di Houston del dottore, pesa ben 333 chili. Il professionista gli initima di scendere di peso nel corso dei mesi successivi, altrimenti non potrà operarlo. Purtroppo, anche a causa di pesanti traumi che lo perseguitano legati alla madre alcolista, il 46enne del Kentucky non ci riesce e dopo quasi un anno si presenta a Nowzaradan con addirittura 25 chili in più.
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Il medico non può che prendere una drammatica decisione, e lo caccia dal programma. La storia di James King, affetto anche da cirrosi al fegato e sepsi, si è conclusa tragicamente: nel 2020 l’uomo è morto, ad appena 49 anni, lasciando moglie e 6 figli.