La tragedia consumata a Reggio Emilia che ha coinvolto una 34enne peruviana regolarmente residente in Italia.
Juana era il nome della vittima che durante la notte di venerdì ha lasciato sua madre, con la quale viveva, e un bambino di appena un anno. Il cadavere è stato ritrovato nelle prime ore della mattina di sabato. La 34enne è stata uccisa con un’arma da taglio, un coltello da cucina trovato a pochi metri di distanza dal corpo esanime della donna.
I primi sospetti sono ricaduti sull’ex compagno di Juana, un 24enne già precedentemente arrestato per stalking da parte della stessa donna. I due avevano avuto una breve relazione durata un paio di mesi e finita nel corso dell’estate. Una rottura che la parte lesa (in questo caso lui) non ha mai accettato. Infatti l’uomo era stato arrestato per ben due volte dopo aver ricevuto diverse denunce da parte dell’ex fidanzata per poi commettere il passo finale: ovvero l’omicidio passionale.
I dettagli sulla tragedia di Reggio Emila, la furia omicida
A far scattare l’atto cruento dell’ex fidanzato è stata una storia su Instgram che Juana avrebbe pubblicato qualche ora prima. La donna era fuori con degli amici, un dettaglio che ha fatto perdere la ragione al 24enne che di rimbalzo è salito in macchina e da Parma, città dove risiede, e si è diretto verso Reggio Emilia, luogo in cui viveva la vittima.
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L’incontro è avvenuto in tarda notte dove si presume che il 24enne ha approcciato la vittima in un luogo isolato. Prima di ucciderla con l’arma da taglio ha provato a strangolarla. L’atto si è consumato in pochi minuti e il carnefice ha lasciato il luogo dell’omicidio per poi recarsi a lavoro l’indomani mattina come se nulla fosse.
Una volta ritrovato il corpo della donna la polizia ha sospettato subito del 24enne tant’è che una pattuglia si è recata a Parma e un’altra è rimasta a Reggio Emilia, per perlustrare la zona. L’uomo è stato trovato a lavoro e al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine non ha opposto resistenza recandosi in caserma. Poco dopo è stato lo stesso 24enne ad aver confessato l’omicidio della ex fidanzata.
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Dopo un lungo interrogatorio, durato tutto il pomeriggio, il sostituto procuratore Maria Rita Pantani ha formalizzarne l’arresto del colpevole.