E’ rimasto famoso l’episodio con protagonista il celebre showman, che mai rischiò così tanto. Fiorello distrutto e sull’orlo delle lacrime, mai visto in quel modo.
Siamo abituati a vederlo sul piccolo schermo con tutta la sua coinvolgente simpatia e la sua inesauribile energia, eppure, anche Rosario Fiorello ha passato un momento molto duro e delicato, che lo ha visto rischiare tutto quanto creato fino ad allora con fatica.
Nato a Catania nel 1960, dopo una lunga gavetta nei villaggi turistici, sbarca verso la metà degli anni Ottanta dapprima in radio, alla corte di Claudio Cecchetto e poi in tv, raggiungendo un enorme successo con Il Karaoke, programma itinerante che diventa un vero fenomeno mediatico.
Da allora non si contano le trasmissioni di successo alle quali ha partecipato per Rai e Mediaset. Ultimamente lo si è visto al fianco dell’amico fraterno Amadeus, durante le due ultime edizioni del Festival di Sanremo e in molti sperano anche il prossimo anno di rivederlo sul palco dell’Ariston.
Quello che non tutti ricordano, però, è il fattaccio capitatogli quasi otto anni fa a Roma, che rischiò di compromettere del tutto la sua carriera così faticosamente portata avanti.
L’episodio risale alla mattina del 13 marzo 2014, quando, in via della Camilluccia a Roma, Rosario investe con il suo scooter un passante che attraversava in quel momento sulle strisce pedonali.
L’incidente, secondo le parole del povero 73enne preso in pieno dal motociclo, avviene dopo che le auto si sono fermate per lasciarlo passare. E’ in quel momento che la Vespa di Fiorello decide di sorpassarle sulla destra, senza vedere il passante. L’impatto è forte: l’artista perde conoscenza e portato in ambulanza al Gemelli, mentre l’anziano subisce fratture a braccio, bacino e tibia e perone.
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Lo showman è devastato, e con un filo di voce chiede il cellulare alla moglie Susanna, per poter chiamare l’investito, il signor Mario Bartolozzi. “Pronto Mario? Vorrei chiederti scusa di persona: venerdì mi farebbe piacere venire a trovarti. Posso o mi tiri una scarpa?” chiede con timore. Fortunatamente il pensionato accetta: “Certo che puoi venire, ti perdono, anche se la sofferenza è tanta”. Un miracolo nel miracolo.