Già da qualche tempo la bella consorte di Alberto di Monaco sta affrontando una problematica non di poco conto. Ecco cosa sta cambiando.
Charlène Lynette Grimaldi, come è noto, è la consorte di Alberto di Monaco che ha avuto un passato come modella e sportiva.
Appartenente a una famiglia di origini germaniche, ha cominciato da giovanissima a interessarsi allo sport, ottenendo per giunta degli ottimi risultati.
Infatti, ben prima di convolare a nozze, aveva partecipato, tra le altre competizioni, ai Giochi panafricani e alle olimpiadi di Sydney.
In precedenza, quindi, come viene riportato, Charlène ha avuto qualche storia sentimentale con dei suoi colleghi. Ma, alla fine, il suo destino era insieme con Alberto.
I lunghi momenti passati da bambina in Africa, peraltro, l’hanno convinta sempre di più ad avere un occhio di riguardo per i Paesi meno abbienti e a fare qualcosa di concreto per sostenerli.
Tuttavia, da un po’ di tempo un qua, pare proprio che la principessa soffra di una patologia che l’ha costretta a stare lontana per svariati mesi dalla sua famiglia.
Tornata in Sudafrica, quindi, ha affrontato tre importanti operazioni, anche se, al momento, non è trapelato esattamente quale sia la problematica con la quale sta combattendo.
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Proprio in questi giorni è stato, però, ufficializzato il suo ritorno a Monaco, anche se, per ora, secondo le parole di Alberto, ha bisogno di stare in pace e in un’atmosfera il più possibile tranquilla e serena per riprendersi al meglio.
Inoltre, è stato anche dichiarato che attualmente non si trova nel Principato e che, a causa di un’eccessivo affaticamento, Charlène ha bisogno di assoluta quiete.
Comunque sia, la buona notizia, arrivata da un’intervista rilasciata da Alberto, è che sembra che Charlène si riprenderà e che non corre gravi pericoli.
Così, dando credito ad alcune indiscrezioni, divulgate per esempio dalla piattaforma online LC News, pare proprio che Alberto sia deciso a spendere qualsiasi cifra pur di dare alla moglie le cure più efficaci e adeguate per la sua convalescenza.
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Addirittura, quindi, si è parlato di 300 mila euro al mese per questa terapia che probabilmente sta effettuando in una delle cliniche più rinomate del pianeta.
