Enrico Varriale, giornalista sportivo ed ex direttore di Rai Sport, si difende dalle accuse della ex compagna: le sue dichiarazioni.
Enrico Varriale, giornalista sportivo ed ex direttore di Rai Sport, accusato di aver perseguitato e picchiato la sua ex compagna, ha parlato a Repubblica.
Lo so benissimo, ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai. Ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Ma so anche che non sono il mostro di Milwaukee e penso che sia giusto dire come sono andati davvero i fatti.
Varriale è atteso, come da sua richiesta, da processo con rito ordinario.
Il gip ha accolto la tesi della Signora. E per questo motivo, insieme ai miei avvocati Fabio Lattanzi e Stefano Maranella, ho deciso di affrontare il processo con rito ordinario. Così avrò modo di raccontare l’intera storia in un dibattimento.
Quindi il giornalista sportivo ha raccontato la propria versione dei fatti su quanto accaduto la sera del 5 agosto scorso.
La sera del 5 agosto scorso, dopo la vacanza estiva eravamo a casa sua a Roma, abbiamo discusso e me ne sono andato. Colluttazione? Ci siamo colpiti tutti e due, ma non l’ho picchiata e non le ho mai messo le mani al collo.
LEGGI ANCHE —> Yara Gambirasio, novità in arrivo per il caso sull’omicidio di Brembate: la verità sarà davanti agli occhi di tutti
Varriale ha continuato.
Alla fine del diverbio quello messo peggio ero io… avevo un occhio pesto. Mi sono difeso e la ho solo allontanata.
LEGGI ANCHE —> Agente fuori servizio vittima di violenza inaudita per mano di un minorenne: la triste vicenda
L’ex direttore di Rai Sport è accusato, oltre che di lesioni, anche di stalking. Queste le sue parole su questa accusa.
Non sono uno stalker. Dal 6 agosto al 27 settembre, 43 messaggi. Eravamo abituati a scambiarcene trenta-quaranta al giorno. Se mi avesse detto ‘mi disturbi’ sarei sparito, ma lei non rispondeva né mi ha bloccato. Per altro in quei 40 giorni, 25 sono stato fuori Roma.
