La nuova generazione ha ben chiaro in mente come si immagina il futuro. A rivelarlo una recente ricerca inglese. Scopriamo assieme come vedono il mondo da qui a 10 anni.
Come vedono il futuro più prossimo le nuove generazioni? E’ ciò che si è chiesta la BNP Paribas Cardif, che ha commissionato la ricerca Next Gen 2030, interpellando un campione di giovani tra i 15 e i 30 anni.
Le risposte sono state molto variegate, anche se i ragazzi sembrano essersi trovati d’accordo su alcuni punti chiave, fornendo uno scenario che sembra non transigere sul tema dell’inclusività.
E’ questo uno degli aspetti sul quale i giovani sembrano puntare: un futuro basato sull’eguaglianza, dove il genere non sia più motivo di discriminazione. Il 21% degli intervistati ha manifestato il desiderio che venga ridefinito il concetto stesso di “genere”.
Altro punto fondamentale e che desta molta preoccupazione negli under 30 è la questione dell’ambiente. Su di essa il 31% del campione è pessimista, e pensa che la situazione andrà a peggiorare nei prossimi anni, con un innalzamento a livello di riscaldamento globale e un maggiore inquinamento.
Il desiderio comune, è di avere città più vivibili e “green”. In molti, ben il 24%, si aspettano di vedere nel futuro prossimo i centri storici completamente vietati alle auto.
Il futuro visto dagli under 30: scuola e media a portata di tutti
Il 51% dei ragazzi si aspetta corsi di studi più personalizzzati e con materie diverse da quelle odierne, con uno stile in linea con quello dei campus americani. In tanti, inoltre, il 32%, spera che venga data la possibilità di scelta tra lezioni in presenza e didattica a distanza.
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Le idee sembrano chiare per quanto concerne i nuovi media e social dei prossimi anni: il 35% si dice sicuro del sorpasso della tv on demand su quella classica e in molti prevedono inoltre l’avvento di tv sempre più sottili, addirittura da srotolare sul muro.
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Addio, inoltre, ai social per come li conosciamo oggi: questa la previsione degli intervistati, certi che da qui a dieci anni non ci saranno più Facebook, Instagram o Twitter. “I risultati di questa ricerca sono un’ottima notizia per il futuro di questo Paese e soprattutto una sfida per gli adulti di oggi. Inclusione, attenzione per l’ambiente, consapevolezza, centralità della persona: cose molto tangibili” ha commentato Barbara del Pio di Italiaonline.