La ricercatrice del vaccino Astrazeneca lancia un allarme clamoroso sulla prossima pandemia. Ecco che cosa ha dichiarato al mondo.
La pandemia da Coronavirus, iniziata nel 2020 non è ancora terminata e la nuova variante Omicron sta facendo preoccupare tutto il mondo. Alcuni esperti stanno già parlando di una nuova pandemia che potrebbe essere ancora peggiore di quella attuale.
L’allarme è stato lanciato da Sarah Gilbert, la virologa che ha scoperto il vaccino Astrazeneca contro il Covid 19. La ricercatrice sostiene che la prossima pandemia potrebbe essere più devastante, il virus potrebbe di nuovo minacciare le vite delle persone.
La ricercatrice che ha sviluppato il vaccino di Astrazeneca parla della prossima pandemia
Sarah Gilbert ha spiegato che nella prossima pandemia il virus potrebbe aumentare la sua contagiosità arrivando ad essere più letale. Molti giornali hanno parlato delle dichiarazioni della ricercatrice che risultano tutt’altro che rassicuranti.
“Non possiamo permetterci una situazione in cui abbiamo passato tutto quello che abbiamo passato per poi scoprire che le enormi perdite economiche che abbiamo subito significano che non ci sono ancora fondi per la preparazione alla pandemia”, ecco cos’ha detto la studiosa. Il discorso di Sarah Gilbert non è unicamente rivolto al futuro, la ricercatrice ha anche parlato della variante Omicron, secondo lei i vaccini potrebbero essere meno efficaci contro la nuova variante.
“Le persone dovrebbero essere caute fino a quando non se ne saprà di più” ha aggiunto l’esperta. Le dichiarazioni della virologa sono arrivate contemporaneamente a quelle di Anthony Fauci che ha parlato della nuova variante. “Stiamo ottenendo una buona protezione contro la variante Delta, in particolare con la dose booster. Con il booster, ci sarà un livello di protezione probabilmente considerevole anche contro la variante Omicron”, queste le parole dell’esperto sui vaccini.
Quindi secondo Sarah Gilbert ci devono essere maggiori finanziamenti per prepararsi meglio per le prossime pandemie, evitando che i progressi raggiunti vadano perduti.
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La ricercatrice è nata a Kettering in Inghilterra nel 1962, il padre lavorava in un calzaturificio e la madre era una maestra. Nel 2020 ha guidato gli studi dello sviluppo del vaccino di Astrazeneca.