Incredibile notizia nel mondo dello sport: scattate le manette per il patron del club di serie A. L’imprenditore romano è stato condotto in carcere dove si trova tuttora.
Clamorosa notizia per tutti gli appassionati di calcio: questa mattina è stato condotto in carcere il famosissimo patron della squadra di serie A. Conosciuto dai tifosi di qualsiasi bandiera per il carattere irruente e la grande simpatia, l’imprenditore romano ha a suo carico accuse pesantissime.
Nato nella Capitale nel 1951, l’uomo cresce ne popolare quartiere di Testaccio, appassionandosi giovanissimo al cinema. Inizia la carriera nel mondo dello spettacolo a soli 18 anni, facendo i lavori più disparati per sparcare il lunario: factotum, comparsa, autista.
Nel 1974 diventa direttore di produzione per film come A mezzanotte va la ronda del piacere. In seguito diventa organizzatore generale e produttore esecutivo. Sposatosi con Laura Sini, rampolla dell’azienda casearia I Buonatavola Sini di Nepi, finanziato dalla moglie nel 1998 crea la Blu Cinematografica S.r.l.
Per mezzo della Farvem Real Estate S.r.l acquisisce quindi 60 sale cinematografiche, 11 delle quali di ex proprietà di Vittorio Cecchi Gori. Nel 2014 rileva la Sampdoria, della quale diventa Presidente a tutti gli effetti.
Serie A: in manette il patron della Sampdoria
Conosciuto da tutti per il carattere sanguigno e la battuta pronta, nell’ambiente è noto come Er Viperetta, un soprannome datogli nientemeno che da Monica Vitti.
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Fan sfegatato, ovviamente, della sua squadra, non ha mai nascosto di provare un grande attaccamento alla Roma, che in passato ha anche tentato di comprare, fallendo il tentativo.
Stamattina l’imprenditore è stato arrestato a Milano dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Paola, accusato per reati societari e bancarotta e condotto in carcere, mentre altre 5 persone si trovano ora agli arresti domiciliari.
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I reati contestati a Massimo Ferrero sono legati all’ambito cinematografico e la Sampdoria non risulta coinvolta nel procedimento, anche se c’è molto e comprensibile sconcerto negli ambienti blucerchiati.