Denise Pipitone, lo sfogo di Piera Maggio: le ultime novità sulle indagini

Sono passati ormai diciassette anni e la scomparsa di Denise Pipitone è un pozzo oscuro dove sembra difficilissimo poter fare luce: ma la mamma Piera Maggio non si arrende e continua a sperare…

piera maggio denise pipitone
Piera Maggio insieme con la figlia Denise Pipitone (Instagram)

Ha perduto Denise quando era ancora una bimba, ma anche a distanza di quasi un ventennio Piera Maggio non rinuncia a sperare in una soluzione che possa chiarire l’intricato mistero intorno alla scomparsa di sua figlia.

D’altronde, il cuore di una mamma è destinato a non arrendersi mai se si parla dei figli.

Ecco perché a distanza di mesi dalle ultime dichiarazioni rilasciate Piera Maggio è tornata a farsi sentire, lanciando l’ennesimo accorato appello per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.

Piera Maggio non desiste: “In un Paese civile…”

Le occasioni per farsi sentire in questi anni non sono mancate, ma l’eco delle parole di Piera Maggio non è riuscito a scalfire la cappa di silenzio, mistero e forse omertà che ha avvolto il caso di Denise.

La bimba scomparve a Mazara del Vallo, mentre giocava nei pressi della casa della nonna. Una sparizione spaventosa nella sua banalità, e per come da allora le voci si siano rincorse furiosamente senza però portare a nulla.

Piera Maggio (Instagram)
Piera Maggio, madre di Denise Pipitone (Instagram)

Piera stavolta si rivolge alla Commissione Parlamentare d’inchiesta che potrebbe avere il compito di indagare non solo sulla scomparsa, ma anche sulle modalità in cui le indagini vennero svolte.

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Le sue parole sono, come è lecito aspettarsi, durissime. Rivolgendosi agli Onorevoli Alessia Morani, Carmelo Miceli e Giuseppe Brescia, oltre che ai gruppi politici che potrebbero far parte della Commissione, Piera ha detto:

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Fate in modo che in alcuni casi dove necessita, la giustizia non rimanga solo un’utopia. In un Paese civile il rapimento di una bambina non può rimanere impunito, quantomeno individuare la responsabilità dei colpevoli (…) ci aiuterebbe a capire meglio.

 

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