La superstar hollywoodiana si racconta a ruota libera in occasione dell’uscita del suo ultimo film. George Clooney, una delle icone del cinema Usa spiazza tutti.
E’ tra le star di Hollywood più amate e conosciute: regista, attore scrittore. Un talento poliedrico, il suo, che ora mette in scena tornando per l’ottava volta alla regia. L’attore ne ha parlato durante una recente intervista rilasciata a D di Repubblica.
George Clooney, nato a Lexington nel 1961, è figlio d’arte e ha respirato fin da piccolo aria di spettacolo. Una gavetta iniziata prestissimo e durata a lungo, prima di trovare la consacrazione con E.R. nel ruolo del fascinoso dottor Douglas Ross.
Da allora non si è più fermato, lavorando con i più importanti registi, tra i quali Quentin Tarantino e Steven Soderbergh. Famoso per il suo fascion un po’ retrò, che lo fa assomigliare per modi e look a grandi star quali Cary Grant, a partire dai primi anni del 2000 ha iniziato anche la sua esperienza come regista.
Tra le sue opere, Confessioni di una mente pericolosa, Good Night and Good Luck e Le Idi di Marzo. Nel 2006 ha ricevuto l’Oscar come miglior attore non protagonista per Syriana. Molto attivo nel sociale, dal 2008 è messaggero di pace delle Nazioni Unite.
Oggi, dopo aver soffiato a maggio su 60 candeline, si accinge a sbarcare nei cinema con la sua nuova regia e ne ha approfittato anche per fare un bilancio della sua vita privata.
The Tender Bar, in uscita il 17 dicembre negli States, vede tra i protagonisti anche Ben Affleck ed è tratto dal romanzo del 2005 del premio Pulitzer J.R. Moehringer.
“Sono un sessantenne come Moehringer, quindi ho vissuto nello stesso periodo storico che fa da sfondo alle vicende del suo libro…” ha spiegato. “Le dirò di più, anche io sono cresciuto in un locale simile: specchio di una vita più semplice di quella che viviamo oggi” ha quindi aggiunto, confessando di aver a lungo frequentato i bar.
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L’attore ha poi concluso la chiacchierata rivelando un retroscena sulla sua giovinezza, quando scarrozzava la zia Rosemary, nota cantante, e le sue amiche in giro per i locali notturni: “È stata lei a insegnarmi che non esiste alcuna scuola per gestire il successo: lo impari solo facendo str****te”.