L’epilogo drammatico e pieno di dolore quello avvenuto dopo lo schianto che ha coinvolto le due autovetture in strada.
L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 12 dicembre tra i comuni di Crocetta del Montello (Treviso) e Cornuda, in cui le due auto: una Skoda e una Nissan Qashqai, hanno avuto uno schianto dai risvolti negativi. In una delle due auto viaggiava una giovane coppia, l’uomo di 34 anni e la donna di 29, nell’altra tre uomini.
Purtroppo per la dinamica dell’incidente, lo schianto frontale non ha lasciato alcuna speranza per la coppia che viaggiava a bordo della Skoda. Entrambi sono morti sul colpo nel momento dell’impatto con l’altra autovettura. Dall’altra parte invece il bilancio è meno drammatico ma pur sempre grave, ad essere in condizioni peggiori è l’autista 43 enne della Nissan Qashqai.
Ad intervenire sul luogo dell’incidente sono stati i vigili del fuoco che si sono occupati dell’estrazione delle salme della giovane coppia e hanno aiutato a tirare fuori dalle lamiere anche i viaggiatori dell’altro veicolo. L’autista 43 enne è stato trasportato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso a bordo di un’aeroambulanza, gli altri due uomini all’interno della Nissan Qashqai, date le loro condizioni meno drammatiche, sono stati trasportati all’ospedale di Montebelluna a bordo di un’ambulanza.
LEGGI ANCHE -> Tragedia in strada, esce dall’auto e precipita in un burrone: giovane ragazzo perde la vita
Le dinamiche dello schianto frontale restano ancora sconosciute. Ad occuparsi dei rilievi sono i carabinieri della compagnia di Montebelluna che, da subito dopo l’incidente tra le due automobili, ha iniziato ad indagare nella speranza di scoprire quali siano state le dinamiche dell’incidente.
LEGGI ANCHE -> Tragedia in una palazzina: muore carbonizzata una donna di 55 anni. Inutili i soccorsi
Il lavoro di ricostruzione sarà più duro del previsto proprio per l’assenza di una delle due parti coinvolte nell’incidente. La coppia di giovani morta di colpo a seguito allo schianto frontale non può raccontare la sua versione dei fatti, i carabinieri dovrebbero basarsi unicamente sulle testimonianze dei tre uomini sopravvissuti e sulla raccolta delle prove direttamente dal luogo dell’incidente.
