Caravaggio, una scoperta che ha dell’incredibile sul web
Che WhatsApp non smette mai di stupire, questo è fuori discussione! Ma cosa lega questo importante e moderno mezzo di comunicazione al grande genio di Caravaggio? Galeotto fu un messaggio!
A quanto pare lo scorso Aprile è giunta sullo schermo del cellulare di una studiosa e ricercatrice di Caravaggio un’immagine davvero allettante, tanto da lasciare la giovane donna (e non solo) davvero senza parole.
Stiamo parlando di un Ecce Homo la cui datazione si aggira intorno al 1600. Si tratta di un’opera che è comparsa per la prima volta in un catalogo d’arte spagnolo e che venne attribuita inizialmente alla bottega di Ribera.
Le pennellate, i dettagli, l’iconografia così riconoscibile hanno orientato la paternità dell’opera al grande maestro. Ma l’aspetto che maggiormente ha fatto dubitare la giovane ricercatrice è stato:” è mai possibile che un quadro di Caravaggio passi sotto spoglie così mentite sul mercato europeo?”
Il viaggio che ha cambiato la storia
La notizia di un possibile Caravaggio ha messo in moto tutto il mercato dell’arte: studiosi, storici, antiquari, direttori di pregiosi musei, curatori. Insomma, proprio tutti si sono mobilitati al richiamo di una probabile opera del grande maestro. Compresa la giovane ricercatrice!
Occorre tener presente, però, che il Ministero della Cultura spagnolo ha dichiarato che l’opera non lascerà la Spagna attribuendole l’inesportabilità. Sebbene aleggi un velo di mistero e di incertezza sull’intera vicenda, si prova a far chiarezza su alcuni punti. Un Ecce Homo di Caravaggio c’è ed esiste.
Fu portato in Spagna da Napoli. Nel 1659 il viceré García Avellaneda y Haro vantava nella sua collezione privata un Salomé con la testa del Battista ed un Ecce Homo. Confrontando l’opera con quella che ha circolato su WhatsApp ci si rende conto che le misure del quadro corrispondono perfettamente.
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La giovane studiosa che ha intrapreso il viaggio verso la Spagna ha potuto osservare e ammirare il quadro personalmente, rimanendo sorpresa dalla bellezza e peculiarità di alcuni dettagli, come ad esempio il manto porpora con cui il Cristo viene ricoperto. Benvenuto, Caravaggio!