Batosta terribile per la povera Piera Maggio, madre della piccola scomparsa 17 anni fa da Mazara Del Vallo. Per Denise Pipitone decisione amara proprio a ridosso del Natale.
Ennesima delusione per la madre della piccola Denise Pipitone, di cui si sono perse le tracce ormai dal lontano 2004. Una sparizione, quella della piccina, che continua a tenere con il fiato sospeso l’Italia, ansiosa di poter conoscere quanto successo quel maledetto giorno di tanti anni fa.
La bambina, all’epoca di appena tre anni, stava giocando davanti alla porta di casa quando scomparve nel nulla. Inutili le ricerche da parte di inquirenti e volontari, di lei non si seppe più niente. Molte le congetture sul movente, forse legato alla situazione familiare della piccolina, figlia biologica di Pietro Pulizzi, all’epoca coniugato con Anna Corona.
Negli anni le indagini si sono spesso concentrate sulla donna, ma non sono saltate fuori prove utili per poterla incriminare e nel 2011 è stata scagionata dalle accuse. In questi ultimi mesi la vicenda, che si era arenata a lungo, era tornata di nuovo all’attenzione della stampa a causa di nuove testimonianze e presunte prove, tra cui una fantomatica ragazzina russa che in molti avevano indicato come la possibile Denise cresciuta. L’esame del DNA ha però sconfessato questa teoria.
In seguito in molti si sono fatti avanti riferendo di aver visto la bimba nei posti più disparati, anche se, purtroppo, anche in questi casi si sono rivelate false piste. Ora per Piera Maggio arriva l’ennesima delusione e la donna ha affidato il suo duro sfogo ai social.
Caso Denise Pipitone, Piera Maggio: “Presto o tardi scopriremo la verità”
La madre della bimba ha pubblicato qualche ora fa un post sul suo profilo Facebook ufficiale, scagliandosi contro la decisione del giudice di Marsala di archiviare il caso e le accuse a carico di Anna Corona.
“Chi ha rapito Denise deve sapere che non finirà mai, e che presto o tardi scopriremo la verità. Denise, da 17 anni, viene rapita ogni giorno…” ha scritto la Maggio, taggando nel post anche il marito e padre della piccola, Pietro Pulizzi.
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“Compito del sistema giudiziario non è quello di trovare a tutti i costi un colpevole” la chiusura finale della motivazione del gip Sara Quittino, nel chiudere uno dei capitoli più bui della cronaca italiana.