La giornalista Francesca Fialdini si sfoga senza veli in un lungo post su Instagram, ecco cosa pensa in merito a un tema molto delicato.
La bellissima e talentuosa Francesca Fialdini, nota giornalista e conduttrice televisiva, decide di parlare di un tema al centro delle polemiche degli ultimi giorni e lo fa proprio sui social, dove può diffondere al meglio il suo pensiero. Le parole della Fialdini sono cariche di rabbia ma soprattutto di incomprensione e stupore.
Come può un Paese che si crede progressista non avere alcun dubbio in merito alla negazione dei diritti a persone e cittadini italiani ma al tempo stesso preoccuparsi di non offendere nessuno con l’augurio di “Buon Natale”?
È questo il concetto alla base espresso da Francesca Fialdini, che discute la sensibilità che hanno avuto nel non intaccare alcun tipo di religione nell’augurio delle festività che si scontra con il menefreghismo sotto tantissimi altri temi importanti e legati all’attualità e alla sicurezza degli stessi cittadini.
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Nei giorni passati il consiglio dell’Ue ha invitato a non utilizzare più il classico Buon Natale, entrato ormai nel gergo comune a tutti i cittadini, ma di sostituirlo con Buone feste, per non mettere in imbarazzo tutte quelle persone che non appartengono alla religione cattolica e che non festeggiano il Natale.
“Voglio dire: non è che la traduzione letterale di Buon Natale sia “li mortacci tua” o una qualunque offesa razzista/sessista/estremista ecc. Al contrario! È un augurio di vita nuova e massimo bene possibile” scrive la Fialdini.
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L’attenta riflessione di Francesca suscita allo stesso tempo riflessione anche nei suoi follower che appoggiano il pensiero della giornalista commentando in suo favore. “Forse dire Buon Natale diventerà presto un’espressione da antiquariato ma credendo alla bontà della sua origine voglio usarla, tenendomi stretta una fetta di libertà e anche un senso di appartenenza (così come al momento giusto saprò dire “Buon Eid-al-fitr” o buon “Yom Kippur”). E pazienza se passerò da boomer!” conclude ironicamente la giornalista.