Il caso della bambina scomparsa dalla ormai nota località siciliana è un’enigma ancora nebuloso. Tuttavia, c’è qualcuno che forse è stato assolto.
Nel corso del tempo, il fatto di cronaca che vede come protagonista Denise Pipitone, la bambina inspiegabilmente scomparsa da Mazara del Vallo, ha portato gli organi competenti a ipotizzare e suggerire delle piste e delle analisi che spesso si sono rivelate errate.
Un caso complicato, quindi, che si protrae ormai da diverso tempo e per il quale, per venirne a capo, al momento è stata anche istituita una Commissione d’inchiesta in Parlamento. Comunque sia, un’altra ipotesi che sulle prime è apparsa convincente, era stata divulgata anche dall’ex pm Maria Angione.
La suddetta, anche all’interno di trasmissioni televisive, aveva raccontato che due persone adulte, appena dopo che ci si era accorti della sparizione della figlia di Piera Maggio, si erano imbarcati su di una nave diretta in Tunisia e insieme con una ragazzina.
Comunque sia, sembra che questa bambina quel giorno in partenza da Trapani, in realtà, avrebbe delle generalità che non sono nemmeno inserite nei registri dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto è ovvio pensare che siano state dichiarate delle informazioni non veritiere di quella bimba.
Le ultime decisioni del Tribunale
Tuttavia, in questa gravosa vicenda, c’è sempre stata una donna sulla quale inevitabilmente più volte sono ricaduti i sospetti maggiori. Un parente e proprio qualcuno che poteva di certo avere qualche stretto contatto con la bambina. Si tratta, per l’appunto, di Anna Corna, l’ex coniuge di Piero Pulizzi che, a sua volta, è il padre naturale di Denise.
Per la precisione, tempo fa, il legale Giacomo Frazzitta aveva voluto far effettuare delle ricerche approfondite riguardo alla segnalazione di un buco sopra la porta di un box che lasciava pensare a qualcosa di connesso con questo caso.
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Comunque sia, in seguito, dopo le ispezioni accurate e le intercettazioni degli smartphone di Anna Corona, di Antonietta Lo Cicero e delle figlie, però, nessuna informazione raccolta è stata considerata sufficiente per ergerla a prova schiacciante. Tra L’altro, recentemente il Tribunale di Marsala ha deciso di archiviare la questione.