I sintomi della variante omicron e come distingui dall’influenza.
La variante del Covid, Omicron si sta diffondendo con preoccupante rapidità in tutto il mondo, Italia compresa. Infatti abbiamo assistito in questi giorni ad un’impennata del numero di casi, dovuta certamente anche ad un maggior uso dei test che hanno rivelato i nuovi positivi nel periodo delle festività.
Attualmente sarebbe molto importante riuscire a distinguere i sintomi di una semplice influenza da quelli portati dalla variante Omicron. Secondo quanto riferito dal dott. Francesco Menichetti, ordinario di Malattie infettive dell’Università di Pisa la sintomatologia della variante è caratterizzata da malessere, mal di testa piuttosto intenso, febbre non elevatissima e senso di spossatezza. Oltre ai sintomi locali, a carico delle alte vie respiratorie, ovvero raffreddore, mal di gola e anche tosse.
Menichetti ha successivamente presentato i sintomi tipici dell’influenza affermando che solitamente dà febbre più elevata, con intensi dolori muscolari e articolari e spossatezza. Ma come distinguere Omicron dall’Influenza?
Covid, come distinguere la variante Omicron dall’influenza: il sintomo “campanello d’allarme”
Secondo quanto riferito dal dott. Menichetti, sarebbe possibile riuscire a capire se si è stati contagiati dalla variante Omicron, o se si tratta semplicemente di influenza. Il medico ha infatti evidenziato le differenze tra le due sintomatologie, affermando:
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“Solitamente, nell’influenza non c’è mal di gola. Si può parlare di sindrome influenzale soltanto se ci sono sintomi respiratori. Ribadisco, quindi, che si devono manifestare la tosse e il raffreddore. L’Omicron, invece, è una forma similinfluenzale con alcune peculiarità, come la cefalea, che però è comune anche all’influenza. Il mal di gola, invece, è il sintomo più particolare. Poi la febbre, solitamente non elevata”.
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Per quanto riguarda i tamponi il medico ha riferito che se si è sintomatici con un tampone antigienico positivo “non serve la conferma del molecolare” ribadendo che in presenza di sintomi, anche se lievi, non si deve entrare in contatto con altri soggetti.
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In conclusione l’esperto ha ricordato che la metà dei casi sono ancora legati alla variante Delta, che continua comunque ad essere molto contagiosa.