Anna Maria Franzoni: cosa fa oggi e come ha trascorso il Capodanno la madre di Samuele

Il delitto di Samuele ha avuto un finale amaro, è stata incolpata la madre Annamaria Franzoni, che oggi è una donna nuova. 

Annamaria Franzoni
Annamaria Franzoni e il figlio Samuele Lorenzi (Instagram)

Era il 30 gennaio 2002 quando a Montroz, una frazione di Cogne, in Valle d’Aosta, avvenne l’omicidio del piccolo Samuele Lorenzi, che all’epoca aveva solo tre anni. Dopo anni di indagini fu incolpata proprio la mamma del piccolo Samuele, Annamaria Franzoni, la quale ha scontato 6 anni di carcere e altri 5 di arresti domiciliari, con una diminuzione della pena per buona condotta.

Dopo la scarcerazione Annamaria è rientrata in società e ad oggi gestisce l’attività di famiglia, un piccolo agriturismo a Monteacuto Vallese nel bolognese. La donna, insieme al marito Stefano Lorenzi, è tornata sul luogo dell’omicidio, la piccola villetta di Cogne in cui trascorrevano le vacanze, in occasione del Capodanno.

Il ritorno a Cogne

L’insolito Capodanno 2022 verrà ricordato da tutti, ma soprattutto dai coniugi Lorenzi, che in occasione della festività si sono recato presso la loro villetta di Cogne, proprio dove quasi vent’anni fa è stato ucciso il loro figlio Samuele.

Annamaria Franzoni
Annamaria Franzoni (Instagram)

Annamanria e Stefano sono rimasti a Cogne per quattro giorni, dal 30 dicembre al 3 gennaio, ma non si sono mai spostati da casa, non sono mai andati in paese e nessuno li ha visti se non all’arrivo e alla partenza. La villetta ormai è conosciuta per essere luogo di un omicidio, e forse per questo le persone guardano sempre con occhio di riguardo verso quella direzione.

Con il passare del tempo la villetta di proprietà di Annamaria ha visto molte persone recarsi li per praticare un particolare tipo di turismo, quello cosiddetto macabro che consiste nel recarsi in luoghi in cui sono avvenuti omicidi, o altri tipi di tragedie simili, con il solo scopo di visitarli sapendo ciò che è accaduto.

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La villetta ha anche rischiato di essere messa all’asta in seguito al fatto che al legale della Franzoni, Carlo Taormina, non era stato addebitato il costo delle prestazioni, in seguito però al saldo del conto la villetta è rimasta di proprietà della Franzoni secondo disposizione del tribunale di Aosta che avrebbe preso la decisione di lasciarla nelle sue mani.

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