Ikea aumenta i prezzi su alcuni prodotti a partire dal 2022. Le conseguenze della pandemia si fanno sentire anche per il colosso svedese
Ikea, l’azienda svedese famosa in tutto il mondo per il design minimale dei mobili a basso costo che produce, dovrà attuare degli aumenti sui prezzi del 9% in Europa e Nord America. Le conseguenze della pandemia mondiale si fanno così sentire anche per il colosso scandinavo.
In alcuni nazioni i prezzi dei mobili hanno subito un aumento del 50%, la decisione presa da Ingka Group è dovuta alle complicazioni riscontrate nella catena di approvvigionamento che hanno caratterizzato il settore dei trasporti e dei rifornimenti.
Questa crisi interessa le più grandi aziende al mondo e chi paga le conseguenze maggiori sono i consumatori finali. Non bisogna dimenticare i rincari di gas e luce, mai visti prima sulle bollette di chi vive in Europa.
Con la pandemia molti lavoratori sono stati costretti al lavoro da remoto, pertanto è mutato il modo di abitare la casa. “Negli ultimi 18 mesi le nostre case sono diventate per noi più importanti che mai: le persone hanno dovuto adattare le loro case per soddisfare le loro nuove realtà, ottimizzare lo spazio, creare case funzionali per le mutevoli esigenze e trovare un equilibrio tra produttività e relax”, si legge nel comunicato redatto dall’azienda svedese.
Ikea ha provato a mantenere i prezzi così com’erano nel 2020, prima dell’emergenza, però poi la crisi è diventata insostenibile e quindi la decisione è stata presa. Tra i prodotti che hanno subito un rincaro importante dei prezzi di vendita ci sono La vetrina Bestå, in passato era venduta a 175 euro, oggi sfiora i 200 euro, la struttura per contenitori Trofast, che da 69 euro, adesso è arrivata a toccare i 95 euro, il cavalletto da pittore con lavagna Måla passa da una cirfra di 19,95 euro a 29,95 euro.
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L’azienda scandinava, come altre con margini di profitto stretti, sta operando per l’assorbimento di costi sempre più alti, causati dai problemi della catena di approvvigionamento planetaria.