Una grande perdita per tutti. Lottava contro la criminalità, ora ci ha lasciato per sempre: addio al migliore in assoluto. I dettagli.
I primi giorni di questo 2022 purtroppo sono stati caratterizzati anche da notizie molto tristi che hanno gettato tantissimo malumore. A cominciare dalla recentissima scomparsa dell’attore Sidney Poitier – che ha dedicato gran parte della vita alla lotta contro il razzismo.
Anche il nostro Paese piange la scomparsa di un grande uomo – impegnato da tantissimi anni in campagne di sensibilizzazione per il sociale. Un giovane pizzaiolo che messo i suoi ideali davanti a tutto e tutti e non si è lasciato piegare dalle difficoltà.
Al contrario, delle difficoltà ne ha fatto solo punti di forza. Non ha avuto paura di urlare a gran voce le sue ragioni. Oggi l’Italia piange la scomparsa di un grande esempio di sacrificio, dedizione, altruismo e soprattutto voglia di cambiare le cose e stravolgere un sistema che fa acqua da tutte le parti.
Stiamo parlando di Michele Ammendola – noto per essere il pizzaiolo anti camorra – scomparso recentemente a Bologna per un infarto a soli 45 anni. L’uomo – che lascia una moglie e due figlie – è sempre stato coinvolto in prima persona in diversi progetti mirati all’inclusione sociale.
Napoletano doc, il giovane Michele ha collaborato attivamente con l’associazione di Don Luigi Ciotti – famosissimo attivista italiano – ed era noto il loro impegno non solo contro le mafie, ma anche in aiuto delle persone autistiche (ANGSA).
I due sono stati fautori del progetto Facciamo un pacco alla camorra e proprio di recente avevano lanciato un’importante raccolta fondi destinata all’acquisto di un food truck per consegnare le pizze in giro a Bologna.
Ma non finisce qui, perché nel 2017 Michele ha realizzato un altro immenso lavoro: l’apertura della pizzeria Porta Pazienza i cui collaboratori sono ragazzi affetti da sindrome di down o da disturbi cognitivi.
Grazie all’ausilio della cooperativa La Formica, la pizzeria è un vero e proprio fiore all’occhiello di Bologna, dove non solo viene data la possibilità di dare lavoro a chi ha maggiori difficoltà, ma si persegue sempre la lotta alla criminalità organizzata.
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Quando vengono a mancare esseri umani come Michele Ammendola, la cosa più naturale possibile è quella di interrogarci. Stiamo realmente facendo abbastanza per rendere questo…un posto migliore? Il nostro abbraccio alla famiglia.