Sanremo 2022, tanti ricordi e mille nostalgie riaffiorano dal passato, da Rino Gaetano al presente quante avventure trascorse.
I gruppi nascenti, dopo il dopoguerra, hanno segnato la nuova era musicale che ha coinvolto una schiera di giovani esordienti. Tutti uniti per amore della musica e del cambiamento che imperversava per riscattare un periodo centrale fatto di disagi e guerriglia.
Si guardava da lontano le città capitali della discografia, Londra, New York, Los Angeles per trarre la massima ispirazione. In Italia una corrente delirante faceva emergere, dal nulla, band formate da giovani artisti ambiziosi. Il sogno che li accomunava era solo quello di sfondare e farsi conoscere.
Le unioni canterine più in auge nella penisola furono i New Trolls, i Nomadi, i Collage. Ma una ciurma ha il privilegio di essere stata molto accattivante nella sua carriera: i Profeti. La composizione vedeva Renato Brioschi, Nazareno La Rovere, Osvaldo Bernasconi e Donato Ciletti. Nel corso degli anni si susseguiranno altri musicisti nel gruppo.
Confessione di un ex artista sanremese
La Repubblica ha stilato una bellissima intervista proprio al bassista del gruppo incontrandolo in un’osteria alle porte della città milanese. Donato Ciletti evoca, nei suoi ricordi i nostalgici, tempi passati insieme al gruppo a scrivere musica e a fare i concerti.
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Il bravissimo artista descrive la partenza da un piccolo e caldo paesino della Puglia, insieme alla sua famiglia, per approdare nella nebbia tagliente del capoluogo lombardo. Figlio di commercianti, aveva una vita benestante e nella sua mente si faceva sempre più largo la voglia di fare musica. Erano i tempi in cui tutto era possibile e si ritrovò in un quartetto musicale a mietere successi, i Profeti appunto.
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